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Influencer da banco

Uno zainetto di Me contro Te costa 119 euro. L’astuccio di Chiara Ferragni “solo” 35. Ormai i bambini, anche i più piccoli, puntano i piedi per il corredo scolastico griffato.

5 Settembre 2021 15:23 Barbara Massaro
scuola: le marche griffate degli influencer

Centodiciannove euro per uno zainetto firmato Me contro te, 35 euro per un astuccio di Chiara Ferragni, 25 euro per un diario di Favij.  Sono lontani i tempi in cui la cartella durava cinque anni e l’astuccio si passava di fratello in fratello: ormai superare le forche caudine di settembre senza arrivare col conto in rosso è un’impresa titanica. La nuova generazione di scolari vuole essere glam, aggiornata e soprattutto social condizioni che finiscono per ricadere pesantemente sulle finanze delle famiglie.

Un ritornare a scuola da 1.200 euro

Il Codacons nel suo consueto bollettino periodico ha fatto sapere che per mandare un figlio a scuola a inizio ciclo si spenderanno circa 1.200 euro a famiglia con un aumento del 3,5 per cento rispetto al 2020; percentuale che lievita se il pargolo in questione ha una propensione per le griffe e per gli accessori alla moda; e bisogna farsene una ragione: quasi tutti fanno parte di questa categoria. E non si sta parlando di adolescenti che fanno il muso per avere l’outfit più competitivo perfino sui banchi di scuola, ma di mocciosetti di tre, quattro  o cinque anni che vantano una competenza sbalorditiva in tema di firme, accessori, gadget e must have di cartoleria pure all’asilo.

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Business is business

Perché, cari genitori, quei 20 (facciamo anche 30) minuti di pace che si “barattano” col buon senso mentre si decide di affidare i figli al silenzio che solo tablet e smartphone riescono a ricreare finiscono per costare cari. Il ditino del bimbo di fronte allo schermo corre su Youtube (o TikTok) e i padroni di casa della piattaforma (youtuber o influencer da milioni di follower) prendono le redini della volontà dei piccoli utenti attratti dallo schermo del device come neppure Ulisse dalle Sirene. È un bombardamento. Non c’è altro modo per definire la quantità di input che i geni della comunicazione e del marketing che stanno dietro alle varie Charli Damelio, ThePantella, LaSabri e i mastodontici Me contro Te (per non scomodare Chiara Ferragni) riescono trasmettere alla materia grigia della nostra prole. E visto che è settembre tutto in rete parla di scuola. Gli studenti sentono, assimilano, trasmettono e i genitori decidono se assecondare il capriccio glamour o comprare l’intero kit scolastico al mercato. Questione di scelte. Il business dell’inizio del nuovo anno scolastico, però, non è di certo una novità. La generazioni di genitori di bambini in età scolare è probabilmente quella cresciuta col sogno della cartella dei Transformer o dell’astuccio multipiano di Barbie al top della wish list degli Anni 80 grazie a spot pubblicitari trasmessi a ripetizione dalle reti televisive commerciali.

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Il sold out delle griffe

Forse, se si dovesse fare una proporzione, il sacrificio dei genitori di allora per comprare il quaderno dei Miei mini pony sta a quello dei genitori di oggi per potersi permettere l’agenda di Chiara Ferragni (25 euro più le spese di spedizione – sold out). Viene da scuotere la testa, si capisce; però a loro – gli influencer – cosa si può dire. Cresce la domanda, aumenta l’offerta. Perché a voler comprare su Amazon il trolley di Me Contro Te da 119 euro non ci si riesce: tutto esaurito. Le gomme da 7 euro di Chiara Ferragni sono introvabili così le matite dalle quali ballonzola l’occhio azzurro della influencer più amata dagli italiani. Se non si trovano è perché qualcuno li ha comprati e questo implica il fatto che il business funziona. Quindi alla fine dei conti quando la propria figlia di quattro anni sostiene di non poter fare a meno dell’astuccio dei Po-Pit perché troppo stressata e si finisce per dare «giusto un’occhiata su Amazon per vedere quanto costa» viene da chiedersi se siano loro cinici a lucrare in maniera tanto capillare sulle menti della prole o noi genitori tanto stupidi da caderci.

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