Non solo tv. Maurizio Costanzo, scomparso oggi 24 febbraio all’età di 84 anni, è stato anche paroliere e sceneggiatore. Il giornalista ha legato il suo nome a canzoni che hanno fatto la storia della musica. Su tutte, Se telefonando scritta nel 1966 con Ghigo De Chiara su musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina. «Io ebbi la fortuna di dire la parola telefono, sostenendo con De Chiara che quello strumento stava andando più di moda in quegli anni. Così nacque Se telefonando», aveva raccontato a proposito della scrittura del brano.
Le canzoni scritte da Maurizio Costanzo
Otto anni prima, nel 1958, aveva scritto le parole di Fantastica con Giuseppe Bentivoglio, interpretata da Johnny Dorelli, Natalino Otto, Gino Latilla e Fred Buscaglione. Sempre nel 1966 e sempre con musica di Morricone e la collaborazione di De Chiara, firmò il testo di Je Changerais D’avis interpretata da Françoise Hardy.

Nel 1968 fu la volta di Dietro-front di Rocky Roberts e l’anno successivo di Non aver nessuno da aspettare, scritta insieme a Fiorenzo Fiorentini e Mino Reitano e cantata da quest’ultimo. Segue, nel 1971, Dammi mille baci dei Ricchi e Poveri con musica di Gian Franco e Gian Piero Reverberi ed Edoardo Vianello. Nel 1975, in collaborazione con altri artisti, ha poi scritto i testi di L’elefante non dimentica (Baba Yaga e Christian De Sica) e di Facciamo finta che di Ombretta Colli. Sempre per la Colli ha composto il brano Luna quadrata (1976) insieme a Dino Verde. Poi, nel 1980, è stato co-autore della nota Ma… di Toto Cotugno prima di sospendere, per oltre vent’anni, l’attività di paroliere.

Il gran ritorno nel 2004 con Semplicemente (Canto per te) interpretata da Andrea Bocelli e Passionalità di Mario Lavezzi e Veronica Piris. Al 2006 risale la collaborazione con Alex Britti, per cui ha scritto Quanto ti amo, e al 2012 quella con Marcella Bella per la sua Da quando mi hai lasciata, musica di Corrado Castellari e Cristiano Malgioglio.
Le canzoni in cui viene citato Costanzo
Oltre ad aver scritto decine di canzoni, Maurizio Costanzo è stato anche citato in alcuni brani italiani. Si tratta in particolare di:
- Si si si No no no dei Vallanzaska con lo pseudonimo di Buddha (Voglio essere come e più di Buddha // Che niente più mi sfugga!)
- Italiano medio degli Articolo 31 (E un bicchiere di vino con un panino // Provo felicità se Costanzo fa il trenino)
- Nun te reggae più di Rino Gaetano (Monzon, Panatta, Rivera, D’Ambrosio // Lauda Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno)
- La strana famiglia di Giorgio Gaber (A Roma c’è lo zio Renzo che è analfabeta ma ha scritto un romanzo // È sempre lì da Maurizio Costanzo)