Maturità 2022, pronta l’ordinanza: ecco come sarà l’esame

Redazione
14/03/2022

Il ministro Patrizio Bianchi parla di ritorno alla normalità tenendo conto dei disagi vissuti dagli studenti. Meno peso sul voto finale alla seconda prova, più punti per l'orale.

Maturità 2022, pronta l’ordinanza: ecco come sarà l’esame

Nonostante le proteste che si sono diffuse in tutta Italia dopo le prime indiscrezioni nelle scorse settimane, il Ministero dell’Istruzione ha deciso: l’esame di Maturità si terrà con due prove scritte e una orale. Il ministro Patrizio Bianchi tira dritto e prosegue lungo la strada tracciata a inizio anno. Un percorso che però non va verso la normalità ma sarà ancora una volta «straordinario», poiché terrà conto delle difficoltà degli ultimi due anni. Cambiano i punteggi legati alle singole prove e il modo in cui verrà scelta la seconda prova. Ecco cosa prevede l’ordinanza.

Maturità 2022: via il 22 giugno

Gli esami di Maturità avranno il via il prossimo 22 giugno alle ore 8.30 con la classica prima prova: il tema. Gli studenti di tutta Italia avranno sei ore per scriverlo e consegnarlo, scegliendo una delle sette tracce a disposizione. Un ritorno al pre-Covid che non stupisce, mentre aveva spiazzato gli alunni delle scuole italiane la scelta del Governo di reinserire la seconda prova. Quest’ultima non sarà a carattere nazionale, ma ogni Istituto potrà predisporre l’esame in base a quanto svolto, soprattutto considerando le difficoltà legate al Covid. Latino per il liceo classico, matematica per lo scientifico e inglese per il linguistico, sono le tre materie inserite nell’ordinanza. La seconda prova si terrà il 23 giugno, gli orali saranno calendarizzati poi dalle singole commissioni.

Maturità 2022, pronta l'ordinanza: ecco come sarà l'esame. Più peso all'orale, meno alla seconda prova. Si parte il 22 giugno
Una ragazza sfoglia un dizionario (Twitter)

Cambia il voto d’esame

Il Ministero dell’Istruzione ha voluto dare una risposta alle proteste degli studenti, cambiando parzialmente le modalità legate al voto. I dubbi delle associazioni studentesche – e anche di alcuni professori – erano soprattutto legate all’impatto della seconda prova. Un impatto mitigato dal Governo, proprio perché peserà meno sia del tema sia, soprattutto, dell’orale. Il voto in centesimi si comporrà per meta grazie ai crediti acquisiti nel triennio, per un massimo di 50 punti. L’altra metà, invece, sarà frutto dell’esame. Ma solo 10 punti varrà la seconda prova, meno della prima, che peserà per un massimo di 15, e dell’orale, che ne vale 25. Non saranno determinanti per l’accesso all’esame né le prove Invalsi né l’alternanza scuola-lavoro: si potranno presentare di fronte alla commissione anche chi non ha svolto le prime o completato il monte ore del secondo.

Bianchi: «Tenuto conto degli ultimi due anni»

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è fiducioso e parla con ottimismo a 100 giorni dall’inizio degli esami. «Abbiamo lavorato ai testi tenendo fermo un punto e siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità», ha spiegato. «Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo ricordarcelo, ma quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito la continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Studentesse e studenti non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenere le scuole, le ragazze e i ragazzi, accompagnandoli verso questo traguardo con tutti gli strumenti a nostra disposizione».

Maturità 2022, pronta l'ordinanza: ecco come sarà l'esame. Più peso all'orale, meno alla seconda prova. Si parte il 22 giugno
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi (Getty)

L’esame di terza media

Nell’ordinanza del ministero si parla anche dell’esame di terza media. Anche questo un ritorno al passato, perché viene nuovamente inserita la tesina. L’elaborato dovrà comprendere tutte le discipline e sarà multimediale. Gli alunni lo presenteranno al momento dell’orale, che seguirà due prove scritte, italiano e matematica. Non c’è, invece, il terzo scritto: la prova di lingue. Voti in decimi con possibilità di lode e esami che si concluderanno entro il 30 giugno.