Ci sono voluti 20 mila mattoncini Lego, più o meno, ma Maurizio Lampis ci è riuscito: la Fontana di Trevi in miniatura è realtà. Una dei luoghi più amati e suggestivi di Roma, che attira turisti da tutta Italia e da tutto il mondo, ora ha il suo corrispettivo in formato più piccolo: 75 centimetri di larghezza, 50 di profondità e 70 d’altezza nel punto più alto. Certo, non sarà semplice lanciare nella vasca la classica monetina per esprimere il desiderio, ma è tanto lo stupore generato dalla mini-opera. Lampis non è nuovo a opere del genere e il suo museo conta numerosi temi diversi, come i Grandi Edifici, ma anche Star Wars e il Signore degli Anelli.
Fontana di Trevi Lego, le parole di Maurizio Lampis
«Il progetto è partito cinque mesi fa spinto dalla voglia di realizzare uno dei monumenti italiani più importanti dopo aver costruito nel 2019 la Basilica di Bonaria di Cagliari, simbolo della Sardegna», ha dichiarato Lampis, attualmente presidente dell’associazione culturale Karalisbrick e Fondatore del Museo del Mattoncino Karalisbrick a Sestu, a Cagliari. «Ci sono voluti circa 20 mila mattoncini per riprodurla più fedelmente possibile in scala minifigura: 75 cm di larghezza per 50 cm di profondità con altezza di 70 cm nel punto più alto. In corso di realizzazione mi sono servito di fotografie recuperate su internet per renderla più verosimile possibile alla realtà». E i dettagli sono davvero impressionanti, tanto da renderlo orgoglioso: «Avere costruito la Fontana di Trevi mi inorgoglisce anche perché è un progetto interamente mio, frutto di anni di studio nel mondo del mattoncino Lego che da 4 anni è diventato il mio lavoro. Al Museo dove resterà esposta vengono organizzati dei corsi di tecniche costruttive per i bambini affinché si sviluppi la fantasia, la creatività e manualità oggigiorno sempre meno presente nella vita quotidiana di un bambino distratto dal mondo internet».