Mattia, il paziente 1 di Codogno: «Partecipo a un triathlon, è la mia rinascita»

Annarita Faggioni
07/09/2022

L'uomo parteciperà all'Ironman di Cervia dal 15 al 18 settembre.

Mattia, il paziente 1 di Codogno: «Partecipo a un triathlon, è la mia rinascita»

«Da tutta questa esperienza, dalla malattia, ho imparato a godermi molto di più quello che ho. È questo il messaggio che mi sento di dare alle persone: vivete la vita giorno per giorno, dedicatevi alle vostre passioni – che siano la famiglia, lo sport o il lavoro – non rimandate a domani quello che potete fare oggi». Così Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno del 20 febbraio 2020 parla prima di iniziare una nuova avventura, il triathlon. L’uomo si sta preparando alla Ironman 2022, che si terrà a Cervia dal 15 al 18 settembre.

Mattia torna a fare sport a Codogno

«Lo faccio innanzitutto per me stesso, ma se posso essere un modello anche per qualcun altro sono ancora più contento. Per me lo sport rappresenta tantissimo nella vita, quando faccio sport sono felice. Avere degli obiettivi ti tiene impegnato e ti dà uno scopo, una motivazione. E questo vale ancora di più dopo che si è subìto qualcosa di grave. Penso che ognuno, a seconda delle proprie possibilità, possa impegnarsi in una qualche disciplina. Per me lo sport è stato ed è una medicina e penso che possa esserlo per tutti» spiega ai cronisti di Repubblica che lo hanno intervistato.

Mattia, noto anche come il Paziente 1 di Codogno, ora riprende la vita in mano e partecipa a un thiathlon. I dettagli.
Mattia Maestri

La Procura di Lodi aveva aperto un’indagine nei suoi confronti per epidemia colposa, poi archiviata. Mattia ricorda quell’esperienza così. «Una sorpresa totale anche per me, l’ho scoperto quando mi hanno convocato in procura e mi hanno interrogato. Che dire? Non è certo stato piacevole ma credo che certe cose vadano avanti per prassi, in un certo senso sono un atto dovuto. Ma comunque mi ha fatto quasi sorridere. E poi l’indagine come è nata è finita, senza conseguenze».

La perdita del padre

Durante la pandemia, l’uomo aveva perso anche suo padre. «Sì, purtroppo mio papà non ce l’ha fatta. Come spesso succede ho iniziato ad appassionarmi allo sport – al calcio, per prima cosa – tramite mio padre ed è una passione che condividevo con lui. Anche se lui forse avrebbe gradito che mi dedicassi a sport un po’ più “tranquilli” (ride). Comunque era sempre contento di quello che facevo. E quando scenderò in gara, tra qualche giorno, il mio primo pensiero sarà per lui» conclude.

Mattia, noto anche come il Paziente 1 di Codogno, ora riprende la vita in mano e partecipa a un thiathlon. I dettagli.
Ospedale italiano

Mattia, ovvero il paziente 1 di Codogno, è stato uno dei simboli dell’inizio dell’incubo e ora, con la sua partecipazione alle gare sportive, diventa un segnale di rinascita per tutti.