Il premio Oscar Matthew McConaughey si starebbe preparando alla corsa per la Casa Bianca nel 2028. Alcune fonti hanno rivelato ai media statunitensi che l’uomo ha già messo insieme una squadra per gestire le finanze e la strategia per una candidatura a presidente degli Stati Uniti fra sei anni.
Matthew McConaughey candidato alla Casa Bianca?
McConaughey aveva pensato all’idea di correre per la carica di governatore nel Texas, suo paese d’origine, nel 2021, ma avrebbe deciso di ispirarsi a Donald Trump e puntare al palazzo più importante d’America. L’attore parla di politica da anni, ma solo recentemente è sembrato più coinvolto. Le fonti non hanno chiarito con quale partito scenderebbe in campo o se punta a correre da indipendente, anche se dovrà fare i conti con la contrarierà della moglie che, sempre secondo indiscrezioni, non sarebbe d’accordo con l’ingresso in politica per paura che il loro matrimonio possa risentirne: «Camila ha convinto Matthew ad allontanarsi dalla recitazione in modo che potesse essere un padre più presente, e ora teme che la candidatura alla presidenza lo consumerà e rischi di fare a pezzi la loro famiglia».

Da qualche anno a questa parte, infatti, l’attore si è concesso una pausa dalle scene per concentrarsi sulla famiglia. Dal 2019 non prende parte ad alcun film – l’ultima apparizione è stata in The Gentlemen di Guy Ritchie – ma si dedica alla crescita dei figli Levi, 14 anni, Vida, 13 e Livingston, 10.
Film e carriera
Considerato dal mondo femminile un sex symbol, McConaughey ha iniziato la sua carriera nei primi anni Novanta con La vita è un sogno del 1993. Ha lavorato poi nei film Non aprite quella porta (1994), il legal thriller Il momento di uccidere (1996), il dramma storico del regista Steven Spielberg Amistad (1997), il fantascientifico Contact (1997) e la commedia EdTv (1999).

Dal 2000 è stato protagonista di numerose commedie leggere e romantiche fra le quali Prima o poi mi sposo (2001), Come farsi lasciare in 10 giorni (2003), A casa con i suoi (2006) e La rivolta delle ex (2009). Ha vinto un Golden Globe come miglior attore di un film drammatico e l’Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione di un cowboy affetto da aids nel film biografico Dallas Buyers Club (che racconta la vita del vero cowboy Ron Woodroof).