Matteo Salvini torna a parlare del tetto al contante e rinnovo un esempio che ha generato molte polemiche, quello del pagamento del caffè al bar. Il ministro delle Infrastrutture è intervenuto durante l’assemblea della Confesercenti e ha sottolineato ancora una volta di essere «per la libertà». Poi ha raccontato di essere stato «attaccato per una settimana perché ritengo che ognuno debba usare il denaro come vuole». E infine il riferimento al caffè: «Non ci devono esser obblighi divieti o multe e io pago il caffè con 1 euro, mi rifiuto di pagare con la carta di credito».

Salvini aveva definito «rompipalle» chi paga il caffè con la carta
La dichiarazione di oggi fa il paio con quella di undici giorni fa. Il 2 dicembre, infatti, il leader della Lega e vicepremier italiano è finito nell’occhio del ciclone delle polemiche per una frase relativa al pagamento dei caffè con il bancomat. Aveva dichiarato: «Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare solo in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat». Una frase che non è piaciuta a tanti, soprattutto sui social. Oggi il ritorno sulla vicenda. Salvini ha ancora una volta dichiarato che pagare il caffè «con 1 euro» e soprattutto di rifiutarsi «di pagare con la carta di credito».
Pos e contanti, Meloni: «Il governo rivendica innalzamento della soglia»
Anche Giorgia Meloni è tornata a parlare di Pos e tetto al contante, una delle battaglie che il suo governo sta portando avanti. La premier in un video messaggio ha dichiarato: «Il sostegno all’economia reale passa anche dall’innalzamento del tetto dei pagamenti in contante da mille a cinquemila euro e dalla possibilità che l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici sia previsto solo per quei pagamenti che superano una certa soglia. Sono due scelte che il Governo rivendica».
