Nuova puntata del giallo Mattarella a Sanremo. Amadeus durante la conferenza stampa mattutina è tornato sull’argomento. A una domanda sulla segretezza della partecipazione del capo dello Stato alla serata inaugurale del Festival ha in parte scagionato – se così si può dire – l’ad Carlo Fuortes. «Non è stata una mancanza di rispetto nei confronti dell’amministratore delegato», ha spiegato il direttore artistico della kermesse, «ma dal Quirinale, anche per motivi di sicurezza, era stato chiesto di mantenere il silenzio e ho obbedito». Dal canto suo Fuortes ha ringraziato il presidente della Repubblica «che ha nobilitato con la sua presenza il debutto di questa edizione richiamandoci ai valori fondanti della nostra Costituzione e a Roberto Benigni che se ne è fatto magistrale interprete. E grazie ad Amadeus e a tutta la squadra Rai per aver regalato al Paese una grande pagina di tv e di passione civile».

La lettera dei cda alla presidente Rai Marinella Soldi
La partecipazione straordinaria di Mattarella alla prima serata del Festival aveva gettato scompiglio a viale Mazzini. Ieri, come anticipato da Tag43, i consiglieri avevano scritto una lettera di fuoco alla presidente Marinella Soldi lamentando il fatto di non esserne stati informati. «Anch’io ho appreso la notizia stamane in conferenza stampa», aveva replicato Soldi per iscritto. La partecipazione del capo dello Stato, aveva continuato, è stata «organizzata dal Quirinale all’ultimo momento in accordo con la direzione artistica del Festival».

Amadeus: «Il cda dovrebbe essere contento e dire grazie»
Dopo l’annuncio a sorpresa di Amadeus di ieri, infatti, cinque membri del consiglio di amministrazione (Simona Agnes quota Forza Italia, Francesca Bria quota Pd, Igor De Biasio quota Lega, Alessandro Di Majo quota M5s e Riccardo Laganà quota Dipendenti) avevano denunciato non solo di essere stati tenuti all’oscuro dell’arrivo di Mattarella all’Ariston, ma avevano criticato duramente la modalità di comunicazione che aveva bypassato i canali istituzionali del Servizio pubblico. La notizia infatti era stata data dal conduttore senza citare o ringraziare la Rai. Uno sgarbo, per i consiglieri, che segue quello sul messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ridottosi poi a un semplice testo. «Secondo me il cda dovrebbe essere contento per quello che è successo e dire grazie a chi ha organizzato la partecipazione», ha risposto secco Amadeus, «non preoccuparsi di non essere stato informato».

Le critiche di Salvini? Amadeus: «Sono quattro anni che ci attacca. Basta non guardarlo»
Amadeus non le ha mandate a dire nemmeno a Matteo Salvini che, come sempre, ha detto la sua intervenendo a Non Stop News di Rtl 102.5. Su Mattarella il ministro dei Trasporti ha commentato: «Se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica», aggiungendo: «Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle donne vanno al di là dal Festival». Su Paola Egonu, che co-condurrà la serata del 9 febbraio, ha sottolineato: «Grande sportiva, grande pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno». Infine sul messaggio di Zelensky, dopo aver ammesso che sabato starà con i figli e guarderà un film, ha attaccato: «Per molti italiani è un momento complicato, che non ci sia la presenza di Zelensky non mi dispiace. Portare la guerra in mezzo ai Cugini di Campagna mi sembra veramente fuori luogo». Puntuale e sintetica la replica di Amadeus: «Sono quattro anni che ci attacca. Basta non guardarlo. Ho sentito che ha detto che guarderà un film, quindi è tutto ok».