Il tragitto dal Quirinale a Montecitorio. L’ingresso in Aula con al fianco i Presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati. Il lungo applauso di deputati e senatori. Sergio Mattarella ha giurato ed è per la seconda volta il Presidente della Repubblica italiana. «È per me una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi», ha dichiarato Mattarella all’inizio del discorso, più volte interrotto dagli applausi dei presenti (in tutto se ne sono contati 54) a testimonianza del sostegno ricevuto e di un sottinteso «grazie» per aver risposto all’appello. Un ringraziamento reciproco, perché anche il Presidente ha fatto lo stesso con i grandi elettori per «la fiducia che mi avete manifestato».
Sergio Mattarella: «Pensiero rivolto agli italiani»
Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha toccato molti punti ma è alle italiane e agli italiani che si è inizialmente rivolto. A loro, «di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte concrete al loro disagio». Attese che sarebbero state «fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni», con il rischio concreto di mettere a rischio «risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di grandi difficoltà».
Mattarella parla di urgenze e difficoltà
«Ho parlato delle urgenze, sanitaria, economica e sociale, che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi, né incertezze», ha continuato Mattarella. Il Presidente ha sottolineato che la pandemia non è ancora finita e che per questo non bisogna concedersi alcuna disattenzione, nonostante la campagna vaccinale proceda. Poi il passaggio sulla ripresa, con l’Italia «nel gruppo di testa dell’Unione», ma anche l’attenzione alle «nuove difficoltà»: «Le famiglie e le imprese dovranno fare i conti con gli aumenti del prezzo dell’energia. Preoccupa la scarsità e l’aumento del prezzo di alcuni beni di importanza fondamentale per i settori produttivi».
L’esempio di medici e forze dell’ordine
Proseguendo, Mattarella parla di innovazione, sostenibilità, transizione ecologica e digitalizzazione, ma anche di come tutti, dai giovani agli anziani, siano chiamati a dare il massimo per affrontare un futuro incerto. L’esempio è quello dei medici, secondo il Presidente, ma anche di operatori sanitari, sindaci e forze dell’ordine: tutti protagonisti di un percorso che ci ha portato fino a qui, a «disegnare e iniziare a costruire l’Italia del dopo emergenza». Un passaggio, quest’ultimo, che ha generato uno degli applausi più lunghi da parte dell’Aula di Montecitorio. Che poco dopo ha fatto lo stesso anche quando Mattarella ha voluto esprimere «un convinto ringraziamento» al Presidente del Consiglio Draghi e al suo governo, per l’impegno profuso.

Mattarella, dall’omaggio a Monica Vitti al riferimento a Lorenzo Barelli
All’interno del proprio discorso, Sergio Mattarella ha anche omaggiato Monica Vitti, scomparsa ieri, ricordandone la centralità nella storia del cinema, dello spettacolo e della cultura italiana. A seguire, un lungo passaggio sui giovani e sulle morti sul lavoro, con un altro riferimento che ha generato un applauso lungo e sentito, quello a Lorenzo Parelli. «Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita. Mai più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro».
La parola ‘dignità’ al centro del discorso di Mattarella
Ed è sulla dignità che si è fondato gran parte del discorso di Sergio Mattarella. La dignità di azzerare le morti sul lavoro, ma anche di tante altre cose. Il Presidente della Repubblica cita la lotta a razzismo e antisemitismo, così come quella alla violenza sulle donne alla schiavitù degli esseri umani. Dignità è anche «diritto allo studio», «rispetto per gli anziani» e «contrasto della povertà e della precarietà disperata», a cui aggiunge il «non dover scegliere tra lavoro e maternità». Mattarella auspica anche carceri non sovraffollate, maggiore attenzione verso chi vive la disabilità, libertà dalle mafie e un’informazione libera e indipendente. «Dignità è la pietra angolare del nostro impegno», conclude, prima di omaggiare David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo scomparso qualche settimana fa.
Standing ovation per Mattarella: applaudito in oltre 30 passaggi del discorso
Gli applausi per il discorso di Sergio Mattarella sono arrivati all’unanimità a Montecitorio. Deputati e senatori hanno ascoltato e omaggiato il Presidente della Repubblica alzandosi più volte in piedi, prima della standing ovation finale, durata qualche minuto. Inizia così il Mattarella bis.
