È stata la mano di io

Redazione
29/01/2022

Termina con un bis la corsa al Quirinale. Mattarella è eletto con 759 voti dopo giornate caotiche segnate dall'incapacità dei leader di trovare un nome condiviso. Ma da Letta a Conte, da Renzi a Salvini ciascuno si intesta un successo non suo.

È stata la mano di io

Con 759 voti Sergio Mattarella è eletto presidente. Novanta le schede per Nordio, espressione di FdI e 37 per Di Matteo. L’intesa era stata raggiunta a tarda mattinata nel vertice di maggioranza. Nel primo pomeriggio i capigruppo delle forze politiche avevano incontrato il capo dello Stato per chiedere la sua disponibilità prima dell’ottava e ultima votazione. «Avevo altri piani, ma se serve ci sono», la risposta. Annullata dunque la cerimonia di congedo per la fine del settennato fissata per mercoledì: sarà sostituita dal giuramento. I capigruppo nell’incontro «hanno esposto la situazione» a Mattarella, «pregandolo» di accettare un secondo mandato, aveva raccontato la senatrice Julia Unterberger, presidente del gruppo Per le Autonomie, dopo l’incontro al Quirinale. Il capo dello Stato «non ha nascosto che avrebbe avuto altri piani, ha ringraziato per la stima e detto che se c’è la necessità di dare una mano lui c’è».

Mattarella eletto di nuovo capo dello Stato
Sergio Mattarella (Getty Images).

La convergenza su Mattarella segna il fallimento dei leader politici

Dopo che erano naufragate tutte le candidature avanzate da Matteo Salvini e Giuseppe Conte – prima quella di Maria Elisabetta Alberti Casellati impallinata dai franchi tiratori in Aula e poi quella di Elisabetta Belloni, su cui si era ricomposta per una manciata di ore l’alleanza gialloverde allargata a FdI, Mattarella era apparso come l’unica via d’uscita vista l’incapacità dei leader dei partiti di trovare un nome condiviso. Una candidatura, quella di Mattarella, partita dal basso, scrutinio dopo scrutinio e che ha sancito il primato del parlamento sulle strategie dei capi-partito.

Quirinale: Mattarella verso il bis
Il segretario della Lega Matteo Salvini (Getty Images).

L’esplosione del centrodestra: Meloni contro Salvini

Alla fine pure il segretario della Lega ha cercato di mettere il cappello sulla decisione: «Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo». In serata poi intervenendo su La7 ha messo in chiaro: «La proposta di Belloni non è venuta a me in mente: me l’hanno proposta Conte e Letta: poi se Letta ha cambiato idea…». Una giravolta, l’ennesima, che ha provocato la reazione dura dell’alleata Giorgia Meloni. «Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica», ha twittato la leader di Fratelli d’Italia. «Non voglio crederci». Per poi rincarare la dose: «Romanzo #Quirinale. Manco il Gattopardo, siamo al “nulla cambi, perché nulla cambi». «Si è toccato il fondo», ha aggiunto Ignazio La Russa. 

Il caso Giorgetti e le possibili ripercussioni sul governo

Frizioni che confermano una volta di più l’esplosione del centrodestra. Tensioni si allargano anche all’interno del Carroccio. Il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che con Salvini ha chiesto un incontro con Draghi, secondo alcune ricostruzioni sarebbe stato pronto alle dimissioni poi ha chiarito: «No, non mi dimetterò ma va deciso il modo con cui affrontiamo un anno molto complicato, con problemi molto seri: dall’inflazione che arriverà al caro bollette. Quindi il governo deve essere compatto».

Sergio Mattarella verso il bis: le reazioni dei politici
Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico della Lega (Getty Images).

M5s: Conte insiste sulla continuità dell’esecutivo

Soddisfatto pure il leader del M5s Giuseppe Conte che solo fino a qualche ora fa insisteva sulla necessità di una presidente donna. «L’obiettivo era affrontare un passaggio complesso, assicurando stabilità all’azione dell’esecutivo che per noi era fondamentale che non si compromettesse», ha commentato, «perché non si può interrompere nemmeno per un solo giorno e questo risultato lo abbiamo conseguito». Al di là delle dichiarazioni di facciata, anche il Movimento 5 stelle esce con le ossa rotte da questa tornata, se non altro perché è prevalsa la linea di Luigi Di Maio, applaudito al suo arrivo in Transatlantico questa sera, su quella di un presidente che fatica a controllare le truppe.

Mattarella verso il bis: l'incapacità della politica
Il presidente del M5s Giuseppe Conte (Getty Images).

La soddisfazione del Pd e di Matteo Renzi

Soddisfazione espressa dal centrosinistra, dal Pd a LeU. «Voglio esprimere un grande ringraziamento al Presidente Mattarella per la scelta che è una scelta di generosità nei confronti del Paese ed è oggi fondamentale, importante e necessaria», ha commentato Enrico Letta. «Credo che sia una bella giornata per l’Italia e importante per la politica italiana». Il segretario dem ha addirittura postato su Twitter la foto della matita con la quale ha espresso la sua preferenza per il capo dello Stato. «La matita con la quale ho appena votato Mattarella. Me la tengo tra i ricordi. Belli».

come si è arrivati al bis di Mattarella
Enrico Letta segretario Pd (Getty Images).

Lo stesso vale per Matteo Renzi che si era detto subito contrario all’elezione di Belloni giudicata inopportuna per l’incarico di guida dei Servizi rivestito dalla diplomatica. «Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l’unico modo per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica», ha twittato il leader di Italia Viva. «Mattarella e Draghi sono due scelte eccellenti, due nomi che garantiscono le Istituzioni. Viva l’Italia».

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