La storia, alla fine, è sempre riassunta in un’immagine: il 13 maggio 1968, a Parigi, un corteo, facce giovani, pugni chiusi, e alta sulle spalle dei compagni, seria, altera quasi, una ragazza bellissima faceva sventolare una bandiera vietnamita, su uno sfondo di alberi e palazzi. Era l’immagine della fierezza e fu ribattezzata la Marianna del ’68. Oggi, nelle manifestazioni contro la legge Macron sulle pensioni, un’altra ragazza bellissima è diventata il simbolo dell’opposizione a questa riforma ma non solo. Si chiama Mathilde Caillard, “techno-attaccante” e manifestante della coalizione ambientalista, Alternatiba.
Una spruzzata di glamour all’ostico tema sindacale delle pensioni
Frangia corta, occhiali da sole larghi, cintura rossa con due anelli, jeans neri e t-shirt con il logo del collettivo nel quale milita. È la nuova generazione social che ha invaso TikTok e Instagram, e che ha dato una spruzzata di glamour all’ostico tema sindacale, rendendolo popolare tra i giovani. Su Twitter e Instagram Mathilde usa lo pseudonimo “MC danse pour le climat” e, in effetti, la sua danza techno ipnotizza, tanto da diventare modello per tutte le manifestazioni che si sono svolte non solo a Parigi, ma anche nelle altre città di provincia, dove i cortei sono aperti da ragazze ragazzi che ballano.

Lavoro, Pianeta e futuro: temi chiave per la Generazione digitale
Tre milioni di visualizzazioni su Twitter, la danza di Mathilde Caillard con lo slogan “Retraite, Climat même combat!” (pensioni, clima stessa lotta: in italiano si perde la rima) è diventato un meme per tutti i giovani attivisti. “Pas de retraités sur une Planete brûlée” (nessun pensionato su un Pianeta bruciato) è il grido di battaglia che è serpeggiato per tutta la Francia, invasa da manifestazioni su un tema che sembra aver toccato un punto cruciale della nuova realtà digitale, sul lavoro che cambia, sul futuro di incertezza di un Paese affaticato.
Ballare diventa la porta d’accesso a una manifestazione politica
Il marketing social è entrato prepotentemente nella lotta politica. L’obiettivo è chiaro: dimostrare che la mobilitazione può anche essere “divertente”, che c’è una bella atmosfera, per convincere un pubblico alle prime armi. Da qui l’idea di Mathilde di scandire gli slogan sui ritmi della musica techno. Ballare, il tormentone della generazione TikTok, diventa la porta d’accesso a una manifestazione politica. L’importante è che i giovani partecipino, una volta esposti al discorso politico, e possano scegliere di impegnarsi di più. Come per la “Marianna del ’68” i video di Mathilde Caillard resteranno, come spazio di comunicazione, di presenza, di protagonismo esistenziale. Il fatto che sia una giovane donna a gestire simbolicamente l’immagine di questa lotta sindacale lancia nuovi messaggi al mondo della politica e della comunicazione.