Una sospensione con intorno tanti punti ancora oscuri. Come mai è stata interrotta improvvisamente da La7 la trasmissione tivù Non è l’Arena condotta da Massimo Giletti? Da ore si inseguono ipotesi, rumors, ricostruzioni e smentite. L’emittente del resto non ha motivato la decisione, limitandosi a un freddo comunicato in cui ringrazia Giletti «per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione», sottolineando che il conduttore resta a disposizione della rete. L’editore Urbano Cairo, che sul “suo” Corriere della sera ha nascosto la polvere sotto il tappeto infilando la notizia in un misero “boxino” del giornale, ha detto al Fatto Quotidiano che non poteva rispondere alle domande: «Comunque abbiamo fatto un comunicato e non ho nulla da aggiungere». Ma il comunicato, come visto, è striminzito e non chiarisce niente. Mentre il direttore del TgLa7 Enrico Mentana su Facebook si è trincerato dietro un “no comment”. Cosa c’è dunque davvero dietro la cacciata?

L’avvicendamento tra Fuortes e Sergio e il ritorno di Giletti in Rai
Difficile che tutto questo terremoto sia stato scatenato solo dalle voci di un probabile passaggio di Giletti in Rai. Si tratterebbe di un ritorno per il giornalista, dopo l’addio burrascoso del 2017: «Lasciare la Rai è stato un dolore profondo», ha detto di recente il diretto interessato durante la trasmissione di Francesca Fagnani Belve, parlando di un «mandante politico». Ora, con l’imminente infornata di nuovi dirigenti Rai indicati dal governo Meloni, che ha intenzione di sostituire l’amministratore delegato Carlo Fuortes con lo storico manager interno Roberto Sergio, l’approdo di Giletti in una delle reti della televisione pubblica sembra(va) cosa fatta. Ma bastano soltanto queste indiscrezioni sulla prossima stagione per determinare una separazione così burrascosa?

Salvatore Baiardo e le puntate sul boss Matteo Messina Denaro
L’ipotesi più probabile è che sotto ci sia dell’altro, e un ruolo in questa storia ce l’ha l’intricata vicenda delle ospitate in trasmissione, con tanto di varie rivelazioni annesse, di Salvatore Baiardo, l’uomo che coprì la latitanza dei fratelli mafiosi Giuseppe e Filippo Graviano (ora in galera), reato per cui scontò quattro anni di carcere. L’improvvisa notorietà di Baiardo e le successive apparizioni in tivù come ospite da Giletti sono dovute principalmente all’intervista che rilasciò proprio a Non è l’Arena alludendo alla possibilità che il boss Matteo Messina Denaro potesse essere arrestato di lì a poco nel contesto di un accordo tra Stato e mafia. Quando due mesi dopo “Diabolik” è stato catturato davvero, apriti cielo: Giletti è tornato molte volte sul caso, invitando sempre di più Baiardo.
"Giletti":
Per chi, dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, ricorda questo momento della sua intervista di novembre 2022 a Salvatore Baiardo, l'uomo che coprì la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano pic.twitter.com/GCXVBZ8okO— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) January 16, 2023
Il pagamento di 48 mila euro per le ospitate: in parte in nero?
Secondo la Repubblica ora i magistrati starebbero indagando sulla parcella di quelle ospitate: 48 mila euro, di cui una parte sarebbe stata versata in nero. Nelle concitate ore in cui è arrivata la decisione di sospendere il programma, si è diffusa la notizia della presenza delle forze dell’ordine e degli agenti della Dia, la Direzione investigativa antimafia, a casa di Giletti, che però ha smentito questa ricostruzione, respingendo anche l’accusa dei pagamenti in nero. Precedentemente si era parlato di 30 mila euro di cachet per Baiardo, cifra comunque ben al di sopra del normale tariffario degli ospiti della rete.

La procura di Firenze e le presunte foto di Berlusconi con Graviano
Secondo Il Fatto, la procura di Firenze ha sentito per due volte proprio Giletti nell’ambito dell’indagine sui mandanti delle stragi mafiose. I magistrati sarebbero anche preoccupati per la sicurezza personale del conduttore. Baiardo, dal canto suo, ha detto a Domani: «Sono stato ascoltato dalla procura dal dottor Tescaroli, e mi ha riferito che Giletti ha detto che gli avrei mostrato delle fotografie che ritraggono Silvio Berlusconi con Graviano e il generale Delfino. Non è vero, è falso, non gli ho mai fatto vedere queste foto. Loro dicevano “Giletti le ha viste, Giletti le ha viste”, ma non è vero».
Salvatore Baiardo, l’uomo che ha protetto i fratelli Graviano e che ha profetizzato l’arresto imminente di Matteo Messina Denaro, minaccia Giletti in diretta TV con queste parole: “lei è un bravo giornalista, ma rischia a 360 gradi, non solo per mafia”. pic.twitter.com/IJ6edjQrc6
— Daniele Angrisani (@putino) January 23, 2023
Dissidi sulla linea editoriale e sulle puntate in programmazione
Poi il super ospite ha parlato pure di presunti “pizzini”: «Prima delle trasmissioni con Giletti c’era sempre un colloquio nel quale si parlava degli argomenti da affrontare. Durante la pausa di tre minuti in mezzo alla trasmissione è arrivato con un pezzo di carta con scritto “Dici in trasmissione che sono minacciato”, e io come un cretino ho detto quelle cose che lui era minacciato a 360 gradi». Tra le varie ipotesi, circola anche quella dei dissensi interni a La7 sulla linea editoriale tenuta negli ultimi mesi da Non è l’Arena e in particolare sul tema delle puntate in programma su D’Alì e Dell’Utri. Che, vista la rottura prematura tra azienda e conduttore, non arriveranno mai.