Tra le centinaia di persone che sono giunte fuori dal cancelli di Villa San Martino ad Arcore, dove è stata allestita la camera ardente privata di Silvio Berlusconi, ci sono anche Antonio Razzi e Massimo Boldi. I due avrebbero voluto entrare nella residenza del Cav per rendergli personalmente un ultimo omaggio, ma sono stati bloccati dalla security che ha l’ordine di far accedere solo familiari e una ristrettissima cerchia di amici selezionati.
Razzi e Boldi alla camera ardente di Silvio Berlusconi
«Io vengo dalla Svizzera e sono molto preciso. Sapevo che non ci avrebbero fatti entrare perché avevo telefonato. Mi hanno risposto: “Non possiamo fare entrare lei, altrimenti tutta l’Italia vuole entrare”. E io non ho voluto insistere». Così l’ex senatore al telefono con il Corriere della Sera ha rivelato di essere stato a conoscenza delle norme ma di aver voluto comunque accompagnare Massimo «che voleva entrare per forza». E ancora: «Non avevo intenzione di andare lì per farmi intervistare, io sono andato per il presidente Berlusconi. Domani (oggi, ndr) invece sarò in chiesa per il funerale».
Arcore, arriva Massimo Boldi: anche ex-senatore Antonio Razzi #massimoboldi #antoniorazzi #silvioberlusconi #localteam pic.twitter.com/bBcQM0xvcR
— Local Team (@localteamtv) June 13, 2023
Dopo l’ingresso negato, anche Boldi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti che da lunedì sono presenti per documentare ciò che accade all’esterno della dimora del Cav. Storica presenza delle reti Mediaset sin dai primi anni, protagonista di trasmissioni cult, ha così ricordato l’amico: «Vengo a Villa San Martino, come sono venuto tante altre volte, per divertirci e cercare di cancellare tutto ciò che non si voleva sentire. In questi ultimi tempi, lui aveva effettivamente bisogno di essere sostenuto e amato. E ora vado a trovarlo, come se fosse ancora qui. Di lui ho tantissimi ricordi, ci siamo conosciuti nel 1977 quando io facevo già cabaret. Poi pian piano sono entrato a Telealtomilanese e poi a Canale 5. Era un barzellettiere eccellente, oltre che un cantante straordinario. Amava le canzoni francesi». Oltre a lui e Razzi sono stati visti, tra gli altri, anche il direttore de La Verità Maurizio Belpietro e il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi.