Addio all’enologo Massimiliano Piermattei, morto schiacciato da un macchinario mentre si trovava all’interno dell’Azienda Agricola Monte Rossa a Cazzago San Marino dove lavorava. A breve avrebbe compiuto 51 anni.
Massimiliano Piermattei morto
Intorno alle 14.30, per ragioni ancora al vaglio delle autorità, l’uomo è rimasto schiacciato da un macchinario gyropalette utilizzato per il remuage. Qui la bottiglia viene lasciata a testa in giù e ruotata per togliere gli scarti prodotti dal vino spumante durante la maturazione. La macchina utilizzata è capace di spostare centinaia di bottiglie (piene) alla volta, un peso esagerato e fatale per un essere umano.
I primi ad intervenire sono stati i colleghi, che hanno anche provato a rianimarlo. Poi sono arrivati i soccorritori Volontari di Bornato, inviati da Areu. Nulla però è servito, perché Piermattei è deceduto poco dopo. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia e gli ispettori del Psal dell’Ats, che dovranno capire nei dettagli cosa sia accaduto. L’ipotesi è che l’uomo abbia perso l’equilibrio a causa di un malore. Attualmente l’azienda ha deciso di chiudere per rispettare il dolore e il lutto della famiglia. Tutta la comunità vitivinicola della Franciacorta piange la sua scomparsa.
Chi era
Il 50enne era un enologo e stava svolgendo i soliti controlli di routine per la produzione di vino all’Azienda Agricola Monte Rossa nel Bresciano, di cui era anche direttore. Padre di tre figli e originario di Capriolo, viveva a Castel Mella con la famiglia. Dopo aver studiato alla scuola enologica Pastori, era entrato in Monte Rossa e da dieci anni ne dirigeva le attività. Aveva la passione per la montagna e per il canto: era infatti baritono nel coro Rocce Roche di Brescia.