La curva epidemiologica è in risalita (il bollettino del 19 novembre è di 24.259 nuovi casi e 97 morti) e la nuova variante Omicron fa paura. Secondo gli esperti, se non si rallenterà la diffusione del Covid-19, entro due mesi le terapie intensive potrebbero andare in affanno. Con l’obiettivo di frenare i contagi durante le feste, il premier Draghi ha convocato per giovedì 23 dicembre una cabina di regia e un consiglio dei ministri: l’obbligo di mascherina all’aperto e il tampone per partecipare ai grandi eventi affollati anche per i vaccinati dovrebbero diventare presto realtà.
Covid, obbligo di mascherina e tampone per gli eventi affollati
L’obbligo di mascherina all’aperto è la misura che sostanzialmente distingua la zona bianca da quella gialla. Potrebbe essere adottato ovunque. E, in ogni caso, sono diversi i sindaci che lo hanno imposto, a prescindere dal colore della regione della loro città. Insieme alla mascherina obbligatoria ovunque all’aperto, l’altra misura che appare più probabile è l’esito negativo di un tampone per partecipare ai grandi eventi, anche per i vaccinati: discoteche, concerti, partite nei palazzetti dello sport e negli stadi, oltre che feste in piazza. Paventata la possibilità anche di test per entrare al cinema e a teatro, luoghi dove però i posti sono assegnati e c’è l’obbligo di mascherina. Sembra invece escluso che il tampone negativo venga imposto per andare al ristorante e in tutti gli altri locali dove si consuma al chiuso.

Covid, dal 2022 super green pass per tutti i lavoratori?
Dopo Capodanno potrebbe essere esteso il super green pass, con l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori. Non solo. Ferma in linea generale la regola che consente soltanto a chi è vaccinato o guarito di partecipare alla vita sociale, sarà necessario rafforzare il sistema di tracciamento, con ulteriori strumenti di screening. Da questo punto di vista l’Italia è ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi d’Europa. Un’altra misura che potrebbe essere adottata è la validità del green pass a sei, forse addirittura a cinque mesi. A proposito di certificato verde, è stato intanto pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la sua revoca qualora il possessore dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento, oppure in caso di lasciapassare sanitari falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la “Piattaforma nazionale-Dgc”. La stessa revoca, comunicata anche al Gateway europeo, sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.