Rompendo il silenzio che la contraddistingue, Marta Fascina ha commentato l’operato delle ex colleghe Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. La compagna del cavaliere ha inoltre parlato delle accuse a lui rivolte di essere filo-Putin, raccontandosi in un’intervista rilasciata a Libero.
Marta Fascina commenta l’uscita di Gelmini e Carfagna da Forza Italia
Marta Fascina ha commentato, in un’intervista rilasciata a Libero, l’uscita dal partito di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. «Sono stata la prima firmataria, in questa legislatura, di una proposta di legge di revisione costituzionale finalizzata a impedire i cambi di casacca parlamentari», ha detto la compagna di Silvio Berlusconi. «Chi è eletto sotto le insegne di un partito e poi, per ragioni più o meno comprensibili, decide di cambiare idea, deve avere il coraggio di dimettersi e di lasciare il Parlamento. Non è possibile assistere a fenomeni di transumanza che altro non fanno che ingrossare il solco che divide elettori ed eletti, incidendo negativamente anche sulla fiducia nei confronti della politica».

In questo senso Mariastella Gelmini e Mara Carfagna «hanno per anni ricevuto prebende e incarichi apicali nel partito e nelle istituzioni grazie al presidente Berlusconi. Ciononostante, oltre all’incoerenza e al tradimento del patto elettorale, hanno manifestato anche una grave irriconoscenza umana e politica nei confronti di chi li ha politicamente creati. Queste persone oggi sono candidate con partiti guidati da ex segretari del Pd o europarlamentari eletti sotto le insegne del Pd. Dunque ogni voto dato loro è regalato alla sinistra».
Le accuse a Silvio Berlusconi di essere filo-Putin
Infine, la deputata ha difeso il suo compagno dalle accuse di essere filo-Putin. «Come si può pensare che il presidente Berlusconi, figura di spicco del Partito Popolare Europeo, possa voltare le spalle all’Occidente? Alla Nato? All’Unione Europea? Al presidente viene contestato dalla solita sinistra un filoputinismo che altro non è stato che il tentativo di avvicinare, attraverso Putin, la Federazione Russa al mondo occidentale, sottraendola alla egemonia neoimperialista della Cina comunista. Il nostro presidente ha avuto il merito di porre fine alla Guerra Fredda con gli accordi di Pratica di Mare, vero e ineguagliabile miracolo di politica estera targato Berlusconi».
