Mark Zuckerberg diventa papà per la terza volta. Il fondatore di Facebook e multimiliardario, insieme alla moglie Priscilla Chan, è diventato genitore della sua terza figlia. Per dare l’annuncio, la coppia ha scelto gli account dei suoi social del gruppo Meta, Facebook e Instagram: «Benvenuta al mondo, Aurelia Chan Zuckerberg. Sei una tale benedizione». Queste le parole con cui Zuckerberg ha commentato la nascita della piccola.

È nata la terza figlia di Zuckerberg
Anche l’annuncio della terza gravidanza venne condiviso sui social, scatenando like e reazioni: «Siamo felici di condividere che Max e August avranno una nuova sorellina il prossimo anno». I due hanno già due figli: Maxima, nata nel 2015, e August, nata nel 2017. La coppia si conobbe quando entrambi frequentavano l’università di Harvard nel 2003, mentre erano in fila per entrare in bagno, e da allora, nonostante siano trascorsi 20 anni, non si sono mai più lasciati.
Nel 2012 coronarono il sogno delle nozze, ufficializzato sempre attraverso i social network: in quell’occasione Zuckerberg regalò alla moglie un anello di rubino, da lui disegnato appositamente. I neosposi scelsero, per il loro viaggio di nozze, l’Italia, dove visitarono Roma e la Costiera Amalfitana, commentando: «Amo così tanto questa città che, del viaggio di nozze qui, mia moglie dice sempre che eravamo in tre: io, lei e tutte le statue di Augusto che ho fotografato». Una frase che divenne celebre durante il discorso che tenne alla Luiss.
Chi è Priscilla Chan
La moglie di uno degli uomini più ricchi del mondo si chiama Priscilla Chan: nata nel Massachusetts il 24 febbraio 1985, è figlia di immigrati cinesi di religione buddista in fuga dal Vietnam. Si distinse sin da subito perché fu la prima della sua famiglia ad imparare l’inglese, diventando l’interprete di riferimento dei nonni che invece parlavano il cantonese. Il suo ruolo nell’impero del marito, è quello di essere alla direzione della Chan Zuckerberg Initiative, una società nella quale si è impegnata a versare gran parte dei profitti generati dalla piattaforma Facebook da devolvere in attività di ricerca scientifica.