«Cerca di tirare avanti, la vita continua, ma sa, dopo nove anni, che la sua esistenza non tornerà più normale, quel fatto ha cambiato tutto». Così il fratello di Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, condannato per il caso di Yara Gambirasio, racconta come la sorella stia vivendo questo momento. Secondo il fratello, Marita starebbe cercando di vivere una vita normale.
Marita Comi, parla la moglie di Bossetti dopo la condanna per il caso Yara
«Dopo anni mia sorella vorrebbe tornare a una vita normale anche se normale non tornerà più e lei lo sa. I figli sono cresciuti e seguono la loro strada» ha spiegato il fratello. I ragazzi oggi hanno rispettivamente 21, 18 e 16 anni. Marita oggi lavora in una ditta di pulizie. Prima della vicenda giudiziaria, gestiva la contabilità del lavoro del marito, muratore a Mapello.

Oggi Marita ha 44 anni. La donna si è sempre dichiarata convinta dell’innocenza del marito e gli è sempre stata vicino. Recentemente, il caso ha avuto una svolta con l’opposizione all’archiviazione da parte dei difensori di Bossetti. Infatti, questi hanno presentato una denuncia contro Letizia Ruggeri. Secondo quanto riportato sulla denuncia, la pm avrebbe fatto spostare i 54 reperti con il Dna dal San Raffaele di Milano al Tribunale di Bergamo causandone il deterioramento. Secondo il gip di Venezia Alberto Scaramuzza c’erano stati gli estremi per procedere nei suoi confronti, mentre si erano archiviate le posizioni di altre due persone.
Cosa successe quel giorno
Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre 2010. Aveva 13 anni. Avrebbe dovuto recarsi in palestra per una commissione e poi sarebbe dovuta subito rientrare a casa. Invece fu trovata tre mesi dopo in un campo a Chignolo d’Isola.

La condanna definitiva per Massimo Bossetti arriverà in Cassazione il 12 ottobre del 2018, ma la difesa non ebbe modo di analizzare il Dna durante il dibattimento.