Marina Ovsyannikova è una giornalista russa, fino al 2022 impiegata nel canale televisivo Channel One Russia. Il suo nome è balzato agli onori delle cronache quando la reporter ha interrotto una trasmissione di Vremya, principale telegiornale serale russo, per protestare contro l’invasione russa dell’Ucraina. “No alla guerra, fermate la guerra”, recitava il suo cartello. Adesso fa sapere che ha ricevuto una denuncia da suo marito, dipendente della tv di Stato Russa Today.
Marina Ovsyannikova chi è?
Marina Ovsyannikova è una giornalista russa di 44 anni che dall’inizio degli anni 2000 ha lavorato per uno dei più importanti telegiornali serali del suo Paese: il Vremya. Successivamente ha descritto il suo ruolo come di “produttrice di propaganda del Cremlino“.

Nel 2022, Ovsyannikova ha interrotto una trasmissione in diretta sulla tv di stato russa, sventolando un cartello con la scritta: «No alla guerra, fermate la guerra». Nei filmati ampiamente condivisi in Russia, anche sull’app di social media Telegram, si vede Marina Ovsyannikova entrare nell’inquadratura dietro alla conduttrice del telegiornale. «Non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo. Russi contro la guerra», recitava il suo cartello. A quel punto la giornalista è stata arrestata, trattenuta senza che potesse comunicare con il suo avvocato, multata di 30.000 rubli e successivamente rilasciata.
Cosa ne è stato dell’impiegata di Channel One?
La giornalista russa protagonista del blitz anti-guerra durante il telegiornale, ha dichiarato che l’ex marito le ha fatto causa per ottenere la custodia dei figli, che hanno 17 e 11 anni. Il The Guardian ha ripreso la notizia data dalla stessa Ovsyannikova, che ora vive e lavora in Germania. L’ex compagno è un dipendente della tv di Stato Russia Today (Rt). Ovsyannikova, che ha fatto sapere di non voler tornare in Russia fino a quando Vladimir Putin resterà al potere, ha spiegato che l’ex marito non permette ai figli di uscire dal Paese per vederla. Uno di loro, il maggiore, è «un forte sostenitore della guerra in Ucraina e la considera una traditrice».
