La giornalista russa Marina Ovsyannikova non ha accettato l’offerta di asilo della Francia
La giornalista russa autrice del blitz contro la guerra in Ucraina durante i tg di Channel One, si è dimessa ma resta in patria. Nonostante rischi il carcere non ha accettato la proposta di asilo della Francia.
Marina Ovsyannikova, la giornalista russa della tv di Stato Channel One autrice del blitz contro la guerra in Ucraina durante il telegiornale, ha lasciato il lavoro ma non lascerà il suo Paese. Ovsyannikova, che si è definita una ‘patriota’, ha infatti rifiutato l’offerta di asilo della Francia.
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Ovsyannikova dovrà pagare una multa da 260 euro ma rischia anni di carcere
Dopo l’irruzione nello studio tv che l’ha trasformata in una eroina, la giornalista ha passato alcune ore in carcere ed è stata condannata a pagare una multa da 30 mila rubli, circa 260 euro. Nonostante sia tornata libera, potrebbe essere ancora perseguita dalla legge rischiando vari anni di prigione a causa delle nuove leggi di Putin sulla diffusione di quelle che il regime definisce ‘fake news’ riguardanti la guerra in Ucraina. Intervistata giovedì da France 24, Ovsyannikova, ha confermato di aver presentato le dimissioni da Channel One confessando che con il blitz in diretta «ha spezzato la vita» della sua famiglia. Nessun rimpianto però. «Dobbiamo porre fine a questa guerra fratricida in modo che questa follia non si trasformi in una guerra nucleare», ha aggiunto. «Spero che quando mio figlio sarà più grande capirà perché l’ho fatto».

Ovsyannikova ha rifiutato l’offerta di asilo di Macron
Il presidente francese, Emmanuel Macron, all’inizio di questa settimana aveva offerto alla giornalista asilo e la protezione consolare, assicurando che avrebbe discusso del suo caso con il presidente russo Vladimir Putin. Offerta che però Ovsyannikova ha rifiutato per rimanere in Russia, come ha detto in una intervista a Der Spiegel. «Non voglio lasciare il nostro Paese», ha ribadito. «Sono una patriota, mio figlio lo è ancora di più. Non vogliamo andarcene da nessuna parte». Al settimanale tedesco ha detto di aver organizzato il blitz da sola, avvertendo però la solidarietà di molti suoi colleghi. «La maggior parte delle persone che lavorano per la televisione di Stato capiscono molto bene cosa sta succedendo. Sono perfettamente consapevoli che quello che fanno è sbagliato». Alcuni dei colleghi di Ovsyannikova si sono dimessi, molti però non ce l’hanno fatta. «Sono felice che alcuni abbiano lasciato il lavoro, ma la situazione economica è molto difficile ed è difficile ora lasciare il posto», ha ammesso la giornalista.