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Il braccino corto di Margherita

La figlia di Gianni Agnelli apre al pubblico i giardini di Villar Perosa. E devolve l’incasso – 3.500 euro per 650 visitatori – all’istituto oncologico Candiolo.

28 Giugno 2021 15:34 Luca Di Carmine
margherita agnelli a villar perosa

Fine settimana intenso per Margherita Agnelli, primogenita dell’Avvocato e madre di John Elkann, oggi leader della dinastia sabauda, presidente di Stellantis (la società nata dal matrimonio tra Fca e Psa) nonché padrone del gruppo Gedi e dei suoi giornali. La signora, che abitualmente risiede in Svizzera, venerdì 25 giugno ha presenziato alla cerimonia dell’intitolazione al padre della Sala comunale del Municipio di Villar Perosa, il ridente paesino di 4 mila anime che fa da capoluogo della Val Chisone.

Apertura dei giardini di Villar Perosa nel centenario di Gianni Agnelli

All’indomani, ha riaperto ai visitatori lo splendido parco della storica dimora dell’Avvocato (di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita) nel paesino che è anche la sede dei ritiri estivi della Juventus, che Gianni accompagnava con frequenti visite in cui si intratteneva con i giocatori. Progettato dall’architetto Paolo Pejrone, contiene una varietà enorme di piante tra cui alcune ornamentali di specie molto rara. Di recente l’80enne architetto, parlando della sua creatura, l’ha definita «shabby-chic, un luogo disordinato, naturale ma pieno di vita, dove anche le infestanti possono essere presenti, seppure sotto controllo; le piante ornamentali sono libere di crescere lussureggianti e vengono solo guidate con piccoli interventi. C’è anche la piccola fauna che anzi cerco di proteggere perché è utile. Coltivo dei bambù per permettere ai passeri di farci il nido, metto dell’acqua per invitare i rospi. Ci possono stare anche le collezioni di piante ma non a scapito di un’atmosfera di spontaneità. Non voglio che abbia la rigidità di un museo, non voglio che sia un giardino Spic & Span».(Spic&Span, che a quasi tutti fa venire in mente l’omonima marca di detergenti, vuol dire lindo e pulito).

L’incasso di 3.500 euro donato alla Fondazione Candiolo

Cerimonia solenne, con tanto di sindaci della zona ospiti per testimoniare lo stretto rapporto tra gli Agnelli e il territorio anche adesso che l’Avvocato non c’è più. Ma solenne anche perché erano cinque anni che i giardini erano chiusi al pubblico. Per l’occasione Margherita, al cui fianco c’era il di lei consorte conte Serge de Pahlen, ha pensato bene di devolvere l’incasso della giornata (650 paganti per un totale di 3.500 euro) alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, di cui nel 2021 ricorrono i 35 anni dalla nascita. L’istituto Candiolo, di riconosciuta eccellenza in campo oncologico, è un ospedale supportato esclusivamente da donazioni private. Qualcuno però non ha mancato di osservare a denti stretti l’esiguità della cifra per una signora così ricca (recentemente nella disputa per l’eredità del padre si è anche vista assegnare Villa Frescot e le due case di Saint Moritz). Malelingue, come sempre. Primo perché a caval donato non si guarda in bocca. Secondo perché sicuramente la signora Margherita in privato avrà dato all’istituto Candiolo e alla ricerca sul cancro in generale ben più lauto sostegno.

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