Se ne andò nel giorno degli innamorati, ed erano molti ad amarlo, il Pirata. Ma nella fine di Marco Pantani, il 14 febbraio 2004, non c’è nulla di poetico o emozionante, anzi. Ancora oggi, che cadono i 19 anni dalla sua morte, manca la verità sulla scomparsa del ciclista italiano, considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo. È stato l’ultimo a vincere Giro d’Italia e Tour de France nella stessa annata, il 1998: in carriera collezionò in tutto 46 trionfi, compresa una medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995.
Escluso dal Giro d’Italia del 1999 per l’ematocrito alto
In mezzo a tante luci, sono le ombre però a pesare maggiormente sulla sua folgorante ascesa e sulla rovinosa caduta. Fu escluso dal Giro d’Italia del 1999 per colpa di un valore di ematocrito al di sopra del consentito, e poi non raggiunse più i livelli da record toccati in precedenza. Gli ultimi anni della sua vita furono costellati da droga e depressione, fino alla tragica morte a 34 anni, a Rimini, sopraggiunta ufficialmente – stando all’autopsia e a una perizia medico-legale – per intossicazione acuta da cocaina e psicofarmaci antidepressivi, con conseguente edema polmonare e cerebrale.

Le due escort che sarebbero state con lui nella stanza dell’hotel
Ma le circostanze di quel decesso restano poco chiare e tutt’ora fanno discutere. Durante l’ultima (la terza) inchiesta della procura di Rimini, la madre di Pantani ha invitato gli inquirenti a indagare su due escort che sarebbero salite nella stanza 5D dell’hotel “Le Rose”, la mattina in cui suo figlio è morto. «Voglio solo giustizia, per mettermi finalmente il cuore in pace. Vogliamo sapere com’è morto Marco e se c’era qualcuno con lui, come crediamo», ha detto Tonina Belletti.

Vallanzasca e quella storia di scommesse e malavita
La famiglia non ha mai creduto all’ipotesi di overdose di cocaina. Secondo Fabio Miradossa, l’uomo che forniva la “polvere bianca” a Pantani, «Marco è stato ucciso». Nell’intricata vicenda si intrecciano anche storie di malavita: sul caso intervenne persino la Commissione Antimafia dopo le parole di Renato Vallanzasca, che riportò alla luce quanto detto in carcere da esponenti della criminalità organizzata vicini alla camorra sull’esclusione per ematocrito alto di Pantani dal Giro 1999, stravinto, a due tappe dalla fine. C’entravano scommesse e soldi, come raccontato dall’ex boss milanese: «Mi dissero di scommettere contro Pantani perché non avrebbe finito il Giro». Sono passati 19 anni e la verità sembra ancora lontana.
Tag43 vi dà il buongiorno con un video dell’impresa di Pantani al Tour de France del 1998, con il commento di Adriano De Zan e quel mitico: «Eccolo là, si è tolto la bandana».