La terza indagine sulla morte di Pantani nasce dalle parole riportate nel 2019 da Fabio Miradossa, colui che forniva la cocaina a Pantani: «Marco è stato ucciso».
Del caso, come riporta la Gazzetta dello Sport, «si è occupata anche la Commissione Antimafia dopo le parole di Miradossa e quelle, in precedenza, di Renato Vallanzasca, che riportò alla luce quanto detto in carcere da esponenti della criminalità organizzata vicini alla camorra sull’esclusione per ematocrito alto di Pantani dal Giro 1999, stravinto, a due tappe dalla fine. Storie di scommesse e soldi. L’ex boss della malavita milanese spiegò: “Mi dissero di scommettere contro Pantani perché non avrebbe finito il Giro”. La Commissione Antimafia, che in questi anni ha ascoltato anche detenuti, ha secretato i verbali, che ora sono arrivati per competenza alla Procura di Rimini. Queste carte, più il memoriale della famiglia Pantani, hanno spinto il nuovo procuratore capo di Rimini, Melotti, a riaprire l’indagine per la terza volta».