Tutti in marcia per la pace. Il 10 ottobre è il giorno della PerugiAssisi, ripartita dal luogo dove Aldo Capitini, fondatore del Movimento nonviolento, riunì le persone che fecero la prima marcia pacifista nel 1961: i Giardini del Frontone del capoluogo umbro, a pochi metri dal tradizionale punto di partenza in via San Girolamo. Davvero lungo il serpentone dei partecipanti, praticamente tutti con le mascherine, immancabili le bandiere multicolori di un evento che è tornato a mobilitare migliaia di persone provenienti da tutta Italia intorno alla pace e ai diritti umani: 10 mila gli iscritti, senza contare le adesioni libere, sottolineano gli organizzatori. “I Care” lo slogan di questa edizione che segna un anniversario importante, accompagnato dalla scritta “Cura è il nuovo nome della pace”. Arrivo, come sempre, alla Rocca Maggiore di Assisi.
Marcia per la pace, c’è anche Lucano
Tra i partecipanti Mimmo Lucano, recentemente condannato a 13 anni e due mesi di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altri reati: «Sono qui nonostante tutte le difficoltà che sto vivendo in questi giorni per la sentenza del tribunale emessa in nome del popolo italiano che però ha saputo capire. Io non ho paura, perché sono un cittadino come tutti», ha detto l’ex sindaco di Riace: «Ci sono state già sentenze con pene sofferte che rappresentano evidenti ingiustizie. Non è la prima volta. Tengo a ribadire con orgoglio di essere stato vicino con l’anima a chi rivendica i diritti umani. Questo è quello che voglio che la gente sappia, non accetto alcuna denigrazione dell’anima che sarebbe la vera condanna per me».
Marcia per la pace, le parole di Mattarella
«La pace non soltanto è possibile. Ma è un dovere per tutti, Stati, popoli, istituzioni sovranazionali, imprese economiche, forze sociali, cittadini, operare per costruirla». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato ai partecipanti alla Marcia per la pace PerugiAssisi: «Si può costruire dal basso, perché impone coerenza nell’agire quotidiano, nel linguaggio che si usa, nella solidarietà concreta verso chi ha minori risorse e maggiori bisogni, nel rispetto per gli equilibri della natura, nella capacità di prendersi cura di quanti si trovano in difficoltà». La PerugiAssisi, tornata dopo due anni, esprime anche «solidarietà a chi ha subito attacchi e violenze da parte di questi squadristi», ha precisato il coordinatore Flavio Lotti, facendo riferimento all’attacco alla sede della Cgil: «Quando siamo vicini indossiamo la mascherina, un segno di cura che deve diventare contagioso e perché non succedano più fatti come quello di Roma». La Marcia per la pace si svolge dal 1961 tra fine settembre e inizio ottobre, ogni 2/3 anni, snodandosi per un percorso di 24 chilometri.