Marche, i sindaci: «Nessun avvertimento particolare». I morti salgono a 10

Debora Faravelli
16/09/2022

Secondo i meteorologi, una nuova ondata di maltempo è attesa domani con rischio di forti temporali a nord della regione.

Marche, i sindaci: «Nessun avvertimento particolare». I morti salgono a 10

Continua ad aggravarsi il bilancio dell’alluvione che ha colpito le Marche, dove centinaia di Vigili del Fuoco sono al lavoro per mettere in sicurezza le province colpite e cercare i dispersi. La Prefettura di Ancona ha riferito che le vittime sono salite a dieci e i dispersi a quattro, tra cui due bambini di otto e dieci anni. Mentre in ospedale ci sono cinquanta persone ferite, i sindaci della zona lamentano di non essere stati avvertiti e aver ricevuto solo un’allerta gialla.

Marche, i sindaci: «Nessuno ci ha avvertito dell’imminente alluvione»

Tra i comuni messi maggiormente a dura prova c’è Senigallia, dove il fiume Misa ha rotto gli argini e si è riversato sulle strade. Il fango e i detriti hanno invaso mezza città travolgendo auto e allagando case e scantinati in tutto l’entroterra. Il Comune ha invitato la popolazione a non uscire per non intralciare il lavoro dei soccorritori e avvertito che l’acqua dei rubinetti potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.

«Combattiamo da stanotte, è stata una notte difficile e stamattina la situazione è peggiorata perché altre zone si sono allagate. Il fiume è tornato alla normalità, ma ulteriori aree si sono allagate e principalmente i piani bassi», ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti all’Adnkronos. Intanto il collega di Sassoferrato, in provincia di Ancona, ha spiegato che i primi cittadini non erano stati avvertiti dell’imminente ondata di grave maltempo: «Non avevamo ricevuto alcun avvertimento particolare, soltanto un’allerta gialla della Protezione civile per vento e pioggia. Niente che potesse far presagire un disastro del genere. Tutto è accaduto nell’arco di un’ora».

Lo stesso assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi ha affermato che l’ondata di maltempo non era prevista con questa intensità e che non c’erano stati livelli di allarme. L’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa: «Non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo». Anche Carlo Manfredi, primo cittadino di Castellone di Suasa, ha parlato di una situazione apocalittica che, in tanti anni, non ha mai visto. Gli esperti hanno specificato che l’alluvione è stata determinata da un temporale auto-rigenerante che ha scaricato 418 millimetri di pioggia in 7 ore, di cui 350 in 4 ore.

Alluvione Marche (Twitter)

Draghi e Mattarella chiamano Acquaroli

Intanto, il governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha reso noto di aver ricevuto le chiamate del capo dello Stato Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi. Entrambi hanno espresso solidarietà alla comunità colpita e gratitudine a tutti coloro che stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi. Il premier, in particolare, lo ha rassicurato sul suo supporto per ogni necessaria esigenza. Secondo le previsioni meteo, la situazione dovrebbe migliorare con delle schiarite ma la tregua potrebbe essere solo temporanea. Una nuova fase di maltempo è infatti attesa domani, con rischio di forti temporali nella regione (soprattutto nel settore nord).