Alle elezioni regionali in Lombardia 2023, Unione popolare candida come presidente Mara Ghidorzi che conta anche sull’appoggio di DeMa, Manifesta, Potere al popolo e Rifondazione comunista. Ma chi è Mara Ghidorzi, qual è la sua storia e come è arrivata alla politica?

Mara Ghidorzi, candidata di Unione popolare in Lombardia: chi è
Mara Ghidorzi è nata a Milano il 25 aprile del 1981 e si è laureata in Sociologia all’università Bicocca. Dopo la laurea inizia il suo percorso come ricercatrice esperta in tematiche lavorative e politiche di genere, per poi cominciare a lavorare come impiegata dell’Afol, azienda consortile dedicata al lavoro e alla formazione partecipata della Città Metropolitana di Milano. Soprannominata “la Calamara”, ha dichirato di aver iniziato a fare politica in maniera attiva dopo il G8 di Genova del 2001. «Quei giorni sono stati un passaggio cruciale nella formazione di una coscienza civile», ha detto la candidata ricordando i tragici eventi della scuola Diaz. Alle sue spalle ha anche un’altra corsa elettorale, quella del 2020 per le comunali di Corsico.

Il programma per la Regione Lombardia
La candidata Ghidorzi si autodefinisce una «femminista, ambientalista, pacifista e anticapitalista, radicale, ma non ideologica». Tra i punti intorno a cui ruota il suo programma elettorale c’è soprattutto il ridimensionamento, fino all’eliminazione, del privato specie in particolari settori. Per Unione popolare c’è un «drenaggio di risorse pubbliche verso il privato», soprattutto nel trasporto pubblico dove la logica del profitto porta spesso a soluzioni di netto svantaggio dei viaggiatori. «Il privato si muove con la logica del profitto – ha detto Mara Ghidorzi nel corso della campagna elettorale – ma come garantisce quelle tratte meno vantaggiose che però sono quelle dei pendolari?». Unione popolare ha preso più volte le distanze dalle altre forze politiche di sinistra e centrosinistra in corsa per la Lombardia, dimostrandosi contraria alla candidatura del Pd di Majorino.