Il ministro per l’Economia e le Finanze Giancarlo Giorgetti ha presentato in Commissione Bilancio il testo della manovra con le modifiche apportate dopo le sollecitazioni arrivate dalla maggioranza ma anche dall’Unione Europea. Assente la contestata norma sul Pos che avrebbe permesso ai commercianti di non essere sanzionati se rifiutavano pagamenti elettronici entro un tot di euro, innalzate a 600 euro le pensioni minime per gli over 75 e aumentato al 3% il taglio del cuneo fiscale con un tetto del reddito a 25 mila euro.
Giorgetti presenta le novità della manovra economica
«Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos. Argomento su cui l’esecutivo ha una sua opinione e che rimettiamo alla valutazione della Commissione per quanto riguarda eventuali forme che noi caldeggiamo di ristoro e risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte l’onere delle commissioni applicate su queste transazioni». Così il titolare del Mef ha annunciato l’assenza di un limite sotto il quale gli esercenti avrebbero potuto rifiutare pagamenti elettronici senza subire sanzioni, con l’impegno a trovare altre strade per aiutare i commercianti a pagare le commissioni bancarie.

Pensioni minime e reddito di cittadinanza
Negli emendamenti del governo alla manovra c’è poi l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti coloro che hanno almeno 75 anni, misura che verrà finanziata con un taglio al reddito di cittadinanza: «Abbiamo previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, è stata elevata la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi».

Per quanto riguarda il sussidio cavallo di battaglia del M5S, le mensilità di copertura sono state ridotte da 8 a 7. Per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i beneficiari, è stata aumentata da 6 mila a 8 mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali.