Tutto pronto per l’ultimo atto della Champions League. Domani 10 giugno, in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su Canale 5, l’Inter affronterà il Manchester City per riportare la coppa in Italia dopo 13 anni. Gli ultimi a vincere il trofeo furono gli uomini di José Mourinho nel 2010, l’anno dello storico triplete nerazzurro. Il match si giocherà a Istanbul, nello stadio Atatürk, che riporta a galla ricordi amari per il nostro calcio. Nel 2005 fu teatro della storica rimonta del Liverpool sul Milan da 0-3 a 3-3 in sei minuti. Grande attesa anche per la cerimonia di apertura, in cui si esibiranno Burna Boy e Anitta. Mentre Simone Inzaghi e Pep Guardiola sciolgono gli ultimi dubbi di formazione, ecco qualche curiosità sulla finale.

Champions League, cosa sapere sulla finale di domani fra Inter e Manchester City
Lo stadio Atatürk che ospitò la finale Milan-Liverpool
La finale della Champions League 2023 si giocherà, come detto, nello stadio di Istanbul intitolato a Mustafa Kemal, per tutti Atatürk, ossia “Padre di tutti i turchi”. La struttura avrebbe dovuto ospitare l’ultimo atto della competizione già nel 2020, salvo doversi arrendere alla pandemia per Covid-19. Una situazione che si è poi ripetuta l’anno successivo, quando la finale con il Manchester City in campo si giocò al Do Dragao di Porto. Curiosamente, anche nell’unica finale disputata qui erano in campo una italiana e un’inglese. Nel 2005 i protagonisti furono il Milan di Carlo Ancelotti e il Liverpool di Rafa Benitez. A spuntarla, in quello che ancora oggi è uno dei ricordi più amari per i rossoneri, furono i Reds, campioni ai rigori dopo una clamorosa rimonta nel secondo tempo.

Il profilo dell’arbitro Marciniak e le recenti polemiche
Fischietto di gara sarà l’esperto polacco Szymon Marciniak. Internazionale dal 2011, 42 anni, ha di recente diretto la finale del Mondiale in Qatar fra Argentina e Francia. Quest’anno ha diretto sette match di Champions League in cui ha assegnato quattro rigori e ammonito 28 calciatori. Sarà la terza volta che arbitrerà l’Inter dopo la sfida al Barcellona del Camp Nou e l’ottavo di ritorno contro il Porto. Il City lo ha invece incrociato nella semifinale di ritorno contro il Real Madrid dominata per 4-0. Negli ultimi giorni è però finito al centro delle polemiche per una sua partecipazione a un evento antisemita organizzato dall’estrema destra in Polonia. Immediate le scuse sui social: «Mai sostenuto partiti politici», ha scritto su Instagram. «Mi dissocio da qualsiasi azione razzista». La Uefa ha deciso di perdonarlo, dopo aver però pensato più volte a una sostituzione dell’ultimo momento.

La cerimonia di apertura con l’esibizione di Anitta
Dopo Camila Cabello, star della cerimonia di apertura saranno quest’anno Anitta e Burna Boy. Classe 1993, nativa di Rio de Janeiro, l’artista brasiliana ha collaborato con diversi cantanti italiani. Con Fred de Palma ha cantato in Paloma e Un altro ballo, mentre quest’anno ha pubblicato Capitan con Sfera Ebbasta. Con cinque dischi all’attivo, vanta esibizioni al Coachella e al Lollapalooza dove è apparsa al fianco di Miley Cyrus. «Sarà uno show imperdibile», ha dichiarato Anitta a Uefa.com. «Non vedo l’ora di salire sul palco». Al suo fianco Burna Boy, fenomeno del reggaeton conosciuto per Last Last e It’s Plenty. «Da grande fan del calcio, non c’è niente di meglio della finale di Champions League», ha aggiunto il cantante. «Il mondo non è pronto per quello che abbiamo in serbo». Special guest dell’evento sarà lo svedese Alesso, che con Anitta ha pubblicato nel 2017 in singolo That For Me.
I vip nerazzurri attesi in tribuna allo stadio
Fra i circa 20 mila tifosi interisti, saranno presenti allo stadio di Istanbul anche diversi vip. Confermata la presenza di Max Pezzali con la moglie Debora Palamatti e il figlio Hilo. «L’Inter è qualcosa di magico», ha detto il cantante a Chi. «Mia moglie indosserà la maglia del nostro amico Danilo D’Ambrosio, mentre io proverà a incrociare qualsiasi cosa prima dell’inizio». All’Atatürk anche Elenoire Casalegno, tifosissima dei nerazzurri che indosserà la maglia del triplete. «Spero di sedere accanto a Enrico Mentana, l’ultima volta andò benissimo», ha commentato lasciando sfogo alla scaramanzia. Sugli spalti di Istanbul è atteso anche Francesco Facchinetti, che in queste ore ha condiviso su Instagram il suo viaggio. «A Madrid promisi di tornare alla finale successiva», ha detto il cantante. «Se vinciamo, non torno più». Assente invece Davide Oldani, che ha regalato mesi fa i biglietti per la finale non fidandosi della sua Inter.

San Siro aprirà le tribune per guardare la finale
Così come l’Olimpico e il Franchi per Europa e Conference League, anche San Siro aprirà le sue porte per la finale. Venduti 43 mila biglietti per guardare su un maxischermo l’ultimo atto della Champions League nel cuore della casa dell’Inter. Allestito di fronte alla tribuna arancione, dove solitamente prendono posto i palchi per i concerti, vanterà una grandezza di 400 metri quadri. «Vogliamo fare sentire i tifosi quanto più vicini possibile alla squadra», si legge nel comunicato ufficiale dell’Inter. Anche in caso di trionfo, tutti dovranno uscire dalla struttura per festeggiare per le strade di Milano. Il prezzo dei biglietti, ormai del tutto esauriti, si aggirava fra 10 e 20 euro in base al settore.