Allerta rossa anche oggi, mercoledì 17 maggio, per l’Emilia Romagna, stremata dalle intense piogge di questi giorni. Nella serata di ieri, un uomo è morto a Forlì in seguito agli allagamenti dopo l’esondazione del fiume Montone. La triste notizia è giunta dal sindaco Gian Luca Zattini. Sempre nelle stesse ore, i soccorritori avevano messo in salvo la moglie dell’uomo nei pressi di via Firenze, vicino all’argine del fiume Montone.
Forlì, un uomo è morto a causa del maltempo
L’uomo abitava in via Firenze ed è stato trovato morto dai Carabinieri, come confermato dalla Prefettura: quando sono intervenuti i militari, la moglie chiedeva aiuto da un balcone, dopo che il fiume Montone è esondato. Il marito è stato trovato privo di vita al piano inferiore allagato.

Faenza, aperto Palazzo del Podestà per gli sfollati
Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, dopo la grave inondazione che si è abbattuta sulla città, ha così dichiarato: «Abbiamo aperto Palazzo del Podestà. Chi sta lasciando le proprie abitazioni nel centro storico può recarsi lì. Tutte le forze disponibili sono al lavoro per effettuare i soccorsi». Nella notte si sono moltiplicate le richieste di aiuto nella città, anche sui social, con persone che chiedono aiuto perché le loro case sono invase dall’acqua. La città è rimasta per buona parte al buio e sommersa dall’acqua, mentre le linee internet di rete mobile hanno difficoltà, non solo a Faenza ma in tutta la Romagna. Nelle prime ore di questa mattina, era imprecisato il numero dei dispersi sia sul territorio di Forlì che su quello di Cesena, come comunicato dalla Prefettura.
L’allarme della Confagricoltura
In un post su Facebook, Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. ha scritto: «Tanti campi sono finiti sott’acqua e la situazione è in rapido divenire. Ma quando nei prossimi giorni si arriverà a una stima precisa dei danni, purtroppo saranno consistenti: ci sono interi raccolti a rischio, dalle orticole a pieno campo ai seminativi, dai frutteti ai vigneti e oliveti. A metà maggio le varie colture sono in una fase cruciale della loro crescita, questa calamità è una seria ipoteca sull’annata agraria. E poi ci sono i danni alle infrastrutture aziendale: c’è chi ha subito smottamenti, chi si è trovato l’acqua nelle strutture aziendali. E purtroppo non è ancora finita: domani sarà un’altra giornata da bollino rosso».