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I due record di Magdalena

Già leader dei socialdemocratici, Andersson è stata la prima ministra donna della Svezia solo per poche ore. L’approvazione da parte del parlamento di una finanziaria presentata dall’opposizione ha portato alle sue dimissioni.

24 Novembre 2021 13:0225 Novembre 2021 08:52 Redazione
Raccolto il testimone di Stefan Löfven, dimessosi il dieci novembre, adesso con il voto del parlamento è diventata premier

Per poche ore è stata la prima donna premier della Svezia. Magdalena Andersson però si è dimessa a poche ore dal suo insediamento. Il parlamento dopo averle votato la fiducia ha approvato la legge di bilancio presentata dall’opposizione composta da Moderati, Cristianodemocratici e dalla estrema destra degli Svedesi Democratici e che prevede una riduzione delle tasse, un aumento dei fondi alle forze dell’ordine, una restrizione delle norme sull’accoglienza dei migranti. Tutto grazie al voto del Partito di centro che invece di sostenere il governo si è astenuto. A quel punto i Verdi hanno abbandonato la coalizione con i socialdemocratici e la premier si è dimessa.

Andersson, 54 anni, durante il governo di Stefan Löfven aveva ricoperto l’incarico di ministro delle Finanze. L’ex primo ministro si era dimesso lo scorso 10 novembre, e lei aveva preso il suo posto già come leader del partito dei Socialdemocratici. Occasione in cui aveva anche dettato l’agenda per i prossimi mesi, consapevole della probabile investitura. Clima, ripresa del controllo democratico su scuola e sistema sanitario dopo un’ondata di privatizzazioni, lotta alla segregazione e alle bande violente, queste le sfide principali.

It is a historic day in #Sweden! The parliament has just voted in Sweden’s first female Prime Minister! Magdalena Andersson of the Social Democratic Party 🌹🙌🏽@socialdemokrat pic.twitter.com/cGKvLqQ71K

— Dima Sarsour (@SarsourDima) November 24, 2021

Chi è Magdalena Andersson, prima donna premier di Svezia

Ex nuotatrice professionista, Magdalena Andersson per la sua ostinazione e le grandi capacità di leader si è guadagnata durante la carriera il soprannome di bulldozer e a più riprese è stata paragonata ad Angela Merkel. Figlia del professore di statistica all’Università di Uppsala, Goran Andersson, e dell’insegnante Birgitta Grunell, si è diplomata al liceo di scienze sociali nel 1987. Furono gli anni della scuola a instillarle il pallino della politica, a cui diede seguito entrando nel 1983 nella Lega Giovanile Socialdemocratica. Ha proseguito gli studi a Stoccolma dove nel 1992 si è laureata in economia. Dottoranda, ha successivamente interrotto la carriera accademica dopo un periodo trascorso all’estero, divisa tra Harvard e Vienna. Consigliera del primo ministro Goran Persson, tra il 1996 e il 1998, fino al 2004 ha ricoperto la carica di Direttrice della Pianificazione. Sottosegretaria di Stato nei due anni successivi, ha abbandonato il ruolo per tornare a quello di consigliera, questa volta del leader d’opposizione Mona Sahlin. Direttore capo dell’Agenzia delle entrate svedese si è dimessa in seguito alla candidatura alle elezioni nel 2014, in cui puntualmente venne eletta. Archiviata l’esperienza al Riksdag, da sette anni era ministro delle Finanze.

 

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