«L’abbattimento dell’orso non mi ridarà il mio Andrea». Lo ha detto Franca Ghirardini, madre del runner di 26 anni ucciso da un’orsa mentre era impegnato in una corsa nei boschi del Trentino. «Come madre non posso accettare una morte così orribile. Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso. La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano».

La mamma di Andrea Papi: «I responsabili non possono passarla liscia»
«Per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili che non possono passarla liscia. Chiedo a tutti i Comuni del Trentino e alle amministrazioni di starci vicino, come atto dovuto, perché Andrea potrebbe essere stato l’Andrea di tutti, di tutte le comunità, il figlio di tutti. Mi auguro che il Governo, lo Stato, il Presidente del Consiglio ci aiutino e raccolgano questo che è urlo di dolore di una madre». Queste le parole pronunciate da Franca Ghirardini nel giorno dei funerali di Andrea Papi. La famiglia del runner aveva già annunciato di voler denunciare la Provincia Autonoma di Trento e lo Stato italiano per aver reintrodotto gli orsi in Trentino.

Per l’orsa JJ4 ordinanza di abbattimento già nel 2020: stoppata dagli animalisti
A seguito di quanto accaduto, nei giorni scorsi il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l’ordinanza urgente per abbattere l’orso. Anzi l’orsa: le analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach, hanno infatti confermato che ad aver ucciso il giovane è stata la femmina JJ4, nata in Trentino 17 anni fa da due esemplari provenienti dalla Slovenia, rilasciati tra il 2000 e il 2001 nell’ambito del progetto Life Ursus. Un esemplare problematico e non da ora: nel 2020, sul monte Peller, aveva aggredito padre e figlio, che se l’erano cavata con ferite e lesioni, fortunatamente non mortali. Fugatti aveva firmato un’ordinanza per l’abbattimento, poi non avvenuto a causa delle proteste degli animalisti. L’animale, catturato, era stato poi rilasciato dopo essere stato dotato di un radiocollare per monitorarne gli spostamenti: l’apparecchio, è venuto fuori, non funziona più perché ormai scarico. Dopo JJ4, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha dato inoltre parere positivo all’abbattimento dell’orso MJ5, che poco più di un mese fa ha aggredito un uomo in val di Rabbi.