Prima la Statua della Madonna, poi il Crocifisso con Gesù, la teca, il gazebo e infine le panche: lo spazio che i fedeli hanno riservato alla ormai famosa Madonna di Trevignano si allarga ogni giorno di più, ma il Comune non ci sta e ha emesso un’ordinanza di demolizione. Il terreno sito a Il Torrione, in via Campo Le Rose, entro 90 giorni dovrà sparire. La motivazione rientra nella voce «Opere in assenza di titolo autorizzativo», e prosegue per almeno quattro pagine. Il documento porta la firma del responsabile del settore «Ufficio pianificazione e gestione del territorio».

Il Comune ha emesso un’ordinanza di demolizione per la Madonna di Trevignano
L’associazione onlus La Madonna di Trevignano Romano ETS, di cui è legale rappresentante Gianni Cardia, si è vista notificare l’atto in data 18 aprile. L’intera installazione infatti sarebbe abusiva e così come il luogo in cui i pellegrini si incontrano: ogni 3 del mese giungono numerosi per sentire i messaggi mariani riferiti da Gisella Cardia. Qualora l’ordinanza non venisse rispettata entro i termini previsti per legge, l’associazione dovrà provvedere al pagamento di una sanzione e non solo: «i beni e la loro area di sedime nonché quella necessaria secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusivamente realizzate, così come indicate nella planimetria allegata alla presente, verranno automaticamente acquisiti al patrimonio disponibile del Comune».
La veggente della Madonna di Trevignano annuncia il ricorso
La veggente tuttavia non si è fatta intimorire e ha comunicato, tramite legale, che farà ricorso al Tar. Gisella Cardia – alias Maria Giuseppa Scarpulla – non si arrende e, tra testimonianze in lacrime e donazioni di diverse migliaia di euro, ha richiamato l’attenzione della magistratura di Civitavecchia che ha aperto un’indagine religiosa sui fenomeni soprannaturali unitamente a quella laica.