L’Ente Parco di Bracciano e Martignano si è espresso: annullata l’autorizzazione per la recinzione che racchiude il campo delle presunte apparizioni a Trevignano Romano, alle porte di Roma, sulle rive del Lago di Bracciano. Il terreno di via Campo delle Rose, per quanto privato, essendo stato acquistato da un ristoratore del posto dall’associazione Madonna di Trevignano, è sottoposto a dei vincoli paesaggistici, estendendosi in una zona protetta e d’interesse comunitario.
Madonna di Trevignano, l’Ente Parco annulla i permessi per la recinzione
In un primo momento, nel dicembre di 4 anni fa, l’Ente Parco aveva rilasciato, all’associazione che fa capo a Gianni Cardia, marito di Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, un nullaosta per la realizzazione di una recinzione intorno al terreno. La delimitazione doveva essere realizzata «in pali di castagno e rete metallica con la piantumazione di essenze arboree ed arbustive», come riportato da Fanpage. Lo scorso venerdì 3 giugno, l’Ente Parco ha annunciato l’avvio per il procedimento di annullamento, come notificato all’associazione Madonna di Trevignano il 31 maggio scorso. Secondo quanto contestato, il terreno non viene destinato alla piantumazione, ma all’accoglienza di raduni di preghiera con centinaia di persone (in riferimento ai fedeli che ogni 3 del mese si riuniscono per la recita del rosario insieme alla veggente).

L’Ente Parco chiede il ripristino della legalità
Nel comunicato stampa dell’Ente Parco si legge che «Dopo la rimozione della tettoia abusiva proseguono quindi incessantemente le attività amministrative e giudiziarie che l’amministrazione dell’Ente Parco ha già da tempo messo in atto affinché, sul luogo delle presunte apparizioni, sia ripristinata completamente la legalità in sinergia con il Comune di Trevignano. Ora l’associazione dovrà rimuovere anche la recinzione». Nel mese di aprile, il Comune è intervenuto con un’ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi, a seguito degli abusi rilevati durante un sopralluogo della polizia locale.