Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Politica

Il trono di Spada

Pentastellati ai ferri corti. L’ex ministro dello Sport sta pensando a un nuovo partito con Conte leader. Una newco per sbarazzarsi del vecchio Movimento dopo lo scontro con Casaleggio.

6 Maggio 2021 16:076 Maggio 2021 17:50 Stefano Iannaccone
I piani di Spadafora e Conte per il M5s

Tira sempre più forte il vento di scissione nel M5s. Sul tavolo, e non è un mistero, c’è il progetto di costruire da zero una creatura sulla falsariga del Movimento ma con a capo Giuseppe Conte. E chi ci starebbe? Di sicuro al suo fianco c’è Vincenzo Spadafora. Come ha ammesso in una intervista all’Huffington Post l’ex ministro dello Sport pentastellato, «una parte del gruppo parlamentare potrebbe pensare a un nuovo progetto politico». Parole non pronunciate a caso e che suonano come una minaccia: ci sono almeno 25 deputati pronti a strappare con il Movimento. La questione dunque è sul tavolo, basta un segnale per scatenate l’inferno. Un altro indizio: una fedelissima di Spadafora, la deputata Vita Martinciglio, era stata la prima a lanciare il sasso nello stagno, facendo riecheggiare proprio la parola “scissione”. Il risultato sarebbe la formazione di un newco che possa accantonare la bad company pentastellata dilaniata dalla guerra intestina tra Davide Casaleggio e i parlamentari, con Conte finito nel mezzo e Beppe Grillo in disparte per i ben noti problemi in famiglia.

I piani di Conte e Spadafora per prendersi il M5s
L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Getty Images).

Spadafora suona la sveglia e Conte risponde

Spadafora si è infilato nel vuoto grillino, dettando i tempi. Facendo anche da pungolo allo stesso ex presidente del Consiglio, con cui vuole collaborare. La strategia, secondo quanto apprende Tag43, prevede due scenari. Il piano A di Spadafora è restare nel Movimento, ma compiendo le mosse giuste per prendersi il partito, affiancando Conte nel percorso verso la leadership. «Basta una strategia decisa per scalarlo, solo che adesso occorre un’accelerazione», si osserva nel giro dei fedelissimi dell’ex ministro. E non è un caso che dopo la sveglia suonata da Spadafora l’avvocato di Volturara Appula abbia aperto lo scontro con Casaleggio. Il tempo delle diplomazie insomma è stato accantonato.

Il Piano B: una nuova creatura tutta contiana

Poi c’è un piano B. Per alcuni sarebbe addirittura la soluzione migliore: lasciare alla deriva il marchio del Movimento e rifare tutto daccapo, a partire dalla forma-partito, quindi con la possibilità di ricorrere al 2 per mille per il finanziamento e cancellando la norma dei due mandati. Tutto azzerato per lasciare indietro delle zavorre, tipo le dispute con Casaleggio. La rotta è stata abbozzata in alcuni confronti privati a Montecitorio: con la scissione è possibile costituire un gruppo parlamentare alla Camera (bastano 20 deputati). Questo significa avere a disposizione risorse economiche per l’aspetto legislativo e la comunicazione. A quel punto si partirebbe con la nascita di un partito tutto contiano, che sarebbe appetibile anche per molti dei fuoriusciti. «In tanti sono andati via in polemica con Vito Crimi oppure perché il capo politico li ha espulsi», ricorda una fonte interna.

I piani di Spadafora nel M5s
Vincenzo Spadafora è stato ministro dello Sport in quota M5s (Getty Images).

La soluzione, sulla carta, è molto comoda, ma lo stesso Spadafora preferisce, al momento, tenerla congelata. Vuole restare nei 5 stelle finché possibile. Il simbolo del Movimento ha infatti un valore in termini di storia e di marketing politico, a cui non vorrebbe rinunciare. E poi c’è il timore sui progetti nati da scissioni: non hanno mai avuto un grande successo. Da Bersani a Renzi, la storia è nota. «La verità», spiega un fuoriuscito, «è che Conte ha perso il momento giusto per fare un partito suo». E ora deve fare i conti con quel c’è.

Guè Pequeno ci ricasca, nuovo video in cui fa sesso postato per errore su Instagram. La story è stata rimossa
  • Gossip
Guè Pequeno ci ricasca, nuovo video in cui fa sesso postato per errore su Instagram
Il rapper ci ricasca dopo il caso del 2017. Stavolta nel filmato c'era anche una ragazza con cui fa sesso.
Redazione
La pm Angioni è stata condannata per il caso Denise Pipitone, secondo il giudice «mentì per coprire i suoi insuccessi».
  • Attualità
Denise Pipitone, l’ex pm Angioni condannata: «Mentì per coprire i suoi insuccessi»
Per il giudice di Marsala le accuse dell'ex pm Angioni al Commissariato di Mazara del Vallo sono false e vennero fatte solo per coprire «insuccessi professionali»
Claudio Vittozzi
Terzo polo, Renzi già corteggia Ronzulli e altri in uscita da Forza Italia
  • Politica
Kiss me Licia
La strategia di Renzi è attrarre gli scontenti come Ronzulli, in rottura con Berlusconi dopo il ridimensionamento dentro Forza Italia, partito considerato ormai allo sfacelo dai centristi. La Meloni in futuro rischia di dover essere costretta a rivolgersi al Terzo polo per puntellare la maggioranza.
Stefano Iannaccone
Pichetto supera il limite di 'assunzioni': il Mef blocca la nomina di Laura D'Aprile
  • Italia
Laura non c'è
La Ragioneria dello Stato ha bloccato la nomina a dirigente del Mase di D'Aprile, già in forze sotto Cingolani. Il motivo? Pichetto dopo aver moltiplicato le "assunzioni" anche dei consiglieri ha esaurito i posti disponibili. Che fine faranno i decreti relativi al Pnrr che ha firmato e che riportano la registrazione dell'incarico relativa al 2021?
Carlo Ciarri
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021