Conte partirò

Stefano Iannaccone
08/06/2021

L'ex premier con i fidatissimi Andrea Benvenuti e Rocco Casalino sta costruendo l'infrastruttura del M5s che verrà: Statuto e nuova piattaforma online. Ed è pronto a rottamare l'ultimo tabù: il 2 per mille per il finanziamento.

Conte partirò

Un Movimento 5 stelle formato partito, capace di attirare anche esponenti di altre forze politiche. Andando oltre la regola del secondo mandato, almeno in futuro. E soprattutto un soggetto senza più legami di dipendenza da un’unica piattaforma tecnologica, come è stato finora con Rousseau di Davide Casaleggio. Un modo per evitare futuri scontri, a colpi di carte bollate, con ricorsi incrociati sulla titolarità dei nominativi degli iscritti. Un braccio di ferro chiuso solo dal Garante della privacy a favore del M5s. Si è così consumato lo strappo definitivo tra i 5 stelle e il figlio del co-fondatore Gianroberto. Il 5 giugno in un post sul Blog delle Stelle Casaleggio ha annunciato la sua uscita dal M5s spiegando: «Questo non è più il Movimento e sono certo non lo avrebbe più riconosciuto nemmeno mio padre». Tra Conte e Casaleggio resta però ancora l’incognita  Alessandro Di Battista. Che, nel frattempo, ha creato un suo blog dai toni, inutile dirlo, battaglieri. Per dare un’idea tra i post figurano: «No al Ponte sullo Stretto di Messina», in polemica con il sottosegretario pentastellato alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, e «Contro! Perché opporsi al governo dell’assembramento».

Il nuovo Statuto M5s sarà scritto da Conte in persona

Il neo-Movimento di Giuseppe Conte, archiviato lo scontro con Casaleggio, sta prendendo forma in queste ore. Come ha spiegato l’ex presidente del Consiglio al Corriere «costruiremo una struttura leggera, ma efficiente, con un linguaggio e un metodo di lavoro rinnovati». Il dossier è tenuto secretato, solo in pochissimi possono visionarlo. Un fatto, peraltro, che scontenta la stramaggioranza dei parlamentari. Lo Statuto è nelle mani dall’avvocato di Volturara Appula in persona, che vuole forgiarlo a propria immagine e somiglianza, conoscendone ogni virgola. Qualche suggerimento è gradito dai suoi collaboratori più fidati: l’ex segretario generale a Palazzo Chigi, Andrea Benvenuti, e l’ex portavoce, Rocco Casalino, già al lavoro per predisporre un lancio in grande stile della leadership contiana e in ballo per un posto alla Comunicazione M5s alla Camera. Un appuntamento da cerchiare in rosso sul calendario nelle prossime settimane. Tra gli esponenti storici del Movimento, invece, è Vito Crimi a seguire il percorso, nel ruolo di capo politico.

https://www.facebook.com/vitoclaudiocrimi/posts/4077755515638091

Si lavora per sostituire Rousseau: occhi puntati sulla torinese Avventura urbana

Secondo le indiscrezioni raccolte da Tag43 una delle grandi novità è l’addio a una infrastruttura informatica strettamente legata all’azione politica. Dunque, niente più modello-Rousseau. In questo caso Crimi è stato chiaro in un post su Facebook: «Per quanto riguarda la prossima votazione in Rete, invece, ci avvarremo del supporto di una società esterna, specializzata in questo campo». Resta la democrazia diretta, quindi. Ma si andrà avanti con un puro rapporto di mercato per l’erogazione di servizi con una società. Si mormora che sia già pronta la cifra di 30 mila per l’acquisto di un pacchetto di servizi, comprendente la prima votazione, quella su Conte. Il nome del partner non è stato ancora deciso, gli indizi portano però alla società torinese Avventura urbana, che ha già curato gli Stati Generali del Movimento 5 stelle. Nel dettaglio ha seguito i confronti tra eletti e gli attivisti. L’azienda, nel settore da 25 anni, è anche altamente specializzata nel dibattito pubblico, strumento di confronto per la realizzazione delle grandi opere. Una duplice esperienza che può rappresentare una corsia preferenziale. Ed è altrettanto indicativo il fatto che Avventura urbana, secondo quanto si apprende dal proprio sito, abbia nel proprio portfolio Invitalia, guidata dal contiano Domenico Arcuri. Al momento, comunque, non c’è nulla di ufficiale: si vuole portare a termine un’attenta ricognizione di mercato. Sono già note invece le società che si occuperanno del trattamento dati degli iscritti: la prima è la Corporate Advisors Trust company di Roma che si occupa principalmente di “gestione dei patrimoni delle famiglie e delle società attraverso l’istituto del trust”; la seconda è la Isa srl di Viterbo il cui core business sono i software per la Sanità ma che si occupa anche di vigilanza.

m5s versione conte: statuto e piattaforma
L’ex portavoce del presidente del Consiglio Conte (Getty Images).

Addio secondo mandato, sì a personalità esterne al Movimento

Ma il cambiamento non riguarda solo la modalità di votazione. Il tema più caldo, manco a dirlo, è l’abolizione della regola del secondo mandato, molto caro ai parlamentari di lungo corso. Conte ha dichiarato, in un’intervista al Corriere della Sera, di voler valutare la questione in futuro. Tuttavia, da buon avvocato, sta lavorando a una soluzione che non provochi troppi malesseri. Il nuovo Movimento si prepara infatti ad accogliere profili provenienti da altre esperienze politiche. «Esponenti di altri partiti si vorrebbero avvicinare a noi, soprattutto ora con la leadership di Conte. Ma per regolamento interno siamo stati e saremmo costretti respingerli», spiega a Tag43 una fonte parlamentare. L’ex presidente del Consiglio, si apprende, è ben intenzionato rispetto a un cambio di passo in tal senso. Ed ecco che in questo modo si potrebbe aggirare la norma del secondo mandato: «Se accettiamo personalità esterne, perché mai si dovrebbe tenere un regola così respingente?», è il senso del ragionamento che circola tra i 5 stelle.

Finanziamento: sì al versamento del 2 per mille, cade un altro tabù 5 stelle

C’è infine il capitolo del finanziamento, non proprio secondario come emerso durante il contenzioso con Casaleggio. I parlamentari dovranno continuare con i versamenti. Ma sul tavolo c’è la rottura di un altro antico tabù: la possibilità di ricevere il 2 per mille, l’unica forma di finanziamento pubblico ai partito, attualmente previsto. Una modalità che avviene su base volontaria. È il contribuente a indicare il codice per destinare il suo 2 per mille a una forza politica. Per compiere questo passaggio, però, è necessario registrare lo statuto del partito nell’apposito registro. Una rivoluzione copernicana per i grillini. Ma chi segue il dossier da vicino, dà quasi per scontato il passaggio. Un cambiamento che, peraltro, al confronto di quanto avvenuto in questi anni è una goccia nel mare.