Se alle ultime elezioni politiche Giuseppe Conte è riuscito a evitare il disastro puntando tutto sul reddito di cittadinanza e sulla lotta alla povertà, in vista delle Europee del prossimo anno il leader del M5s rischia di trovarsi a corto di uomini e di idee, per giunta senza una famiglia politica a cui affiliarsi a Bruxelles. Il termometro della situazione interna ai cinque stelle, al momento, è rappresentato dai sondaggi. Da quando Elly Schlein ha vinto il congresso Pd, il Movimento è in continuo calo. Con i dem più spostati a sinistra, la figura del Conte progressista si sta appannando. L’avvocato del popolo è tallonato da Schlein sui temi sociali, dal salario minimo allo stesso reddito di cittadinanza. Al M5s non resta dunque che spingere sul pacifismo opponendosi agli aiuti militari all’Ucraina. Ma anche questa battaglia si sta trasformando in un’arma a doppio taglio. L’atteggiamento dei grillini, che rischia di apparire equidistante tra Mosca e Kyiv, sta infatti complicando l’ingresso del Movimento nei Verdi europei a trazione atlantista.

Casalino, Bianchi e Tridico: il tridente su cui punta Conte per l’Europa
A corto di idee dunque, ma anche di uomini e donne in grado di trascinare la campagna elettorale per le Europee del 2024. E così Conte sta pensando di unire l’utile al dilettevole. L’idea è quella di schierare alcune figure di impatto, pescate tra i delusi del mondo pentastellato. Provare a calamitare l’elettorato con nomi mediatici e allontanare qualche scontento che, alla lunga, a Roma può diventare un problema. Da qui nasce l’idea di mettere in campo un trio delle meraviglie. Si tratta di Rocco Casalino, Donatella Bianchi e Pasquale Tridico. Tre personaggi forti, ma anche tre delusi da tenere a bada. «Rocco non ha mai appoggiato la svolta a sinistra di Conte e ora va dicendo a tutti i parlamentari che lui aveva ragione, ma i veri problemi sono cominciati con l’intervista di Casalino a Belve, che secondo Conte ha danneggiato il Movimento ed è servita a Rocco a mettersi in mostra», spiega a Tag43 una fonte pentastellata di rango. Insomma, a Casalino sta stretto il ruolo di comunicatore e Conte accetterebbe di buon grado di mandarlo a Bruxelles. Fuori uno.

Poi c’è l’economista calabrese Pasquale Tridico, uno dei teorici del Reddito di cittadinanza, nominato da Conte premier alla presidenza dell’Inps. Il mandato del professore scade a maggio e Tridico non ha minimamente intenzione di eclissarsi. Una sua corsa alle Europee permetterebbe al leader del M5s di tenere testa al Pd sul lavoro e sui temi sociali. Casalino e Tridico correrebbero nel super-collegio del Mezzogiorno.

Donatella Bianchi invece, dopo il tonfo in Lazio, ha rinunciato al seggio in Consiglio regionale e si sente abbandonata da Conte che la sera dello spoglio l’ha spedita da sola in conferenza stampa ad ammettere la sconfitta. Anche lei però è un volto noto e il suo profilo ecologista aiuterebbe l’ex premier nella difficile «interlocuzione» con i Verdi europei. La conduttrice di Linea Blu potrebbe essere candidata in Italia Centrale.

Le resistenze sulle armi all’Ucraina e le aperture di Grillo alla Cina rendono difficile l’ingresso nei Verdi europei
Ma perché è così complesso il dialogo tra M5s e Verdi in Europa? Principalmente a causa della politica estera di Conte e Beppe Grillo. La posizione di sostegno tiepido all’Ucraina – per usare un eufemismo – che l’ex premier sta tenendo in Parlamento fa storcere il naso agli ecologisti europei, soprattutto quelli tedeschi, in prima linea nel supporto a Volodymyr Zelensky con la ministra degli Esteri della Germania Annalena Baerbock. Mentre le notizie sulle aperture di Grillo all’ingresso di grandi mercantili cinesi nel Porto di Taranto hanno provocato la reazione sdegnata dell’eurodeputato Reinhard Butikofer, storico ambientalista tedesco, presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con la Cina. «È questo il tipo di politica a cui il Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea vorrebbe aprire le porte?», il tweet di Butikofer. La strada di Conte verso le Europee è tutta in salita.