Lenti a contratto

Redazione
20/07/2021

Comportamenti aggressivi, la creazione di un'app e un sito in cui si convincono i dipendenti a non riunirsi sotto una sigla sindacale. Cosa sta succedendo nello stabilimento Ray-Ban di Luxottica in Georgia.

Lenti a contratto

Boicottare le attività sindacali, impedire la creazione di un’associazione a tutela dei lavoratori. Per riuscirci oltre alla costante pressione sui dipendenti, sarebbero stati creati persino un’app apposita e un sito internet. È quanto avverrebbe in uno stabilimento Ray-Ban di Luxottica della Georgia, Stati Uniti. Qui la situazione sarebbe da tempo precaria, per questo si è richiesta anche la mediazione dei governi italiano, francese e americano. A riportare la notizia, l’agenzia Reuters, che da spazio alla denuncia di Communications Workers of America, AFL-CIO e di altre sigle impegnate nella tutela dei lavoratori. Sono state loro a comunicare che nello stabilimento di McDonough, nei pressi di Atlanta, i gestori farebbero di tutto per impedire l’adesione ai sindacati di circa 2 mila dipendenti.

Comportamento contrario alle linee guida dell’Ocse

La denuncia presentata lo scorso giovedì, si appellerebbe alle linee guida stabilite dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). In queste, viene fatto divieto di interferenza da parte delle imprese con il diritto di riunione e costituzione in organizzazioni dei lavoratori. Negli Usa, il compito di verificare il rispetto di tale regola spetterebbe al National Labor Relations Board (NLRB). Nei confronti di questo, tuttavia, abbonda lo scetticismo: «L’NLRB non funziona. Sappiamo già come andrà a finire la faccenda», ha detto Tim Dubnau, vicedirettore dell’organizzazione sindacale Cwa. In un primo momento l’azienda cesserà certi comportamenti, poi ripartiranno le intimidazioni verso i dipendenti». Dall’altra parte, l’NLRB ha replicato all’accusa, ribadendo come sia attivo in tutto il Paese con il compito di cercare di risolvere ogni problema.

Il diverso atteggiamento di Luxottica con i sindacati in Italia e Usa

La Cwa ha spiegato, inoltre, che Luxottica, fondata 60 fanni da Leonardo Del Vecchio, sebbene in Italia abbia buoni rapporti con i sindacati, negli Usa si comporta diversamente, sfruttando le minori tutele garantite dalla legge ai lavoratori. Secca la replica dell’azienda che tramite un portavoce ha fatto sapere «di mantenere relazioni produttive con tutti i sindacati, in ogni parte del mondo. Proprio ad Atlanta, meno di tre anni fa, i dipendenti hanno votato per non avere rappresentanze sindacali e interfacciarsi direttamente con l’azienda». D’altronde sebbene l’attuale amministrazione Biden voglia incentivare la costituzione dei sindacati, i numeri dicono altro e solo il 6 per cento dei lavoratori del settore privato è iscritto a un’associazione.

Tra i metodi per esercitare pressione sui lavoratori, come accennato, ci sarebbe anche LiveSafe, app attraverso cui i gestori dello stabilimento comunicherebbero i rischi in termini di benefici e salario in caso di costituzione di un sindacato. Uno scopo mutato col tempo, in quanto secondo i sindacati inizialmente l’app serviva a diffondere news riguardanti il Covid. Uno scopo smentito categoricamente da Luxottica che, invece, fa sapere che lo strumento è in funzione dal 2018 e serve per comunicare con i dipendenti che non hanno posta elettronica.

Il sito che si oppone alla creazione dei sindacati

Accanto all’app, anche un sito, creato con il supporto del Labor Relations Institute, società specializzata nell’aiutare le aziende a combattere le associazioni sindacali. In questo si legge: «Non crediamo che avere un sindacato sia nel tuo interesse o nel nostro. Con un sindacato la mentalità aperta di Luxottica cambierebbe. La tua capacità di contribuire individualmente e di avere successo in base ai meriti e al lavoro potrebbe essere compromessa». Se l’Ocse dal canto suo richiede che ogni Stato membro abbia uffici per esaminare reclami e offrire mediazioni nei conflitti, ma non ha la competenza per imporre sanzioni o determinati comportamenti, i sindacati accusano anche il management di Milano e Parigi per non aver dato il giusto peso a quanto avviene in Georgia. Una situazione distante, se rapportata all’atteggiamento di Luxottica verso i sindacati italiani: «Le relazioni sono ottime, l’azienda ha offerto ai suoi 14 mila dipendenti ampi benefici come il rimborso per il costo dei libri dei figli», spiega Sonia Paoloni, segrataria nazionale della Cgil.