Nella notte tra il 15 e il 16 maggio ci sarà l’eclissi totale della luna, evento astronomico che genera la cosiddetta “Luna Rossa”, fenomeno ottico per cui il satellite, anziché apparire nel cielo terrestre con il suo colore naturale, ovvero grigio-chiaro, appare di un colore ramato, che può variare tra il giallo-bruno e il rosso mattone. Sarà visibile anche dall’Italia, ma solo per la prima parte. Il culmine, infatti, arriverà purtroppo all’alba, quando il satellite tramonta e, dunque, non sarà osservabile.

Luna rossa, all’alba il picco dell’eclissi
Il fenomeno inizierà alle 3:32 del mattino. Alle 4:20 avrà inizio la fase di eclisse parziale. La fase di picco dell’eclissi totale di Luna si registrerà tra le 5.30 e le 6:50 del mattino. Purtroppo, il 16 maggio il nostro satellite tramonterà alle 05:51, ovvero circa 20 minuti dopo l’inizio della fase totale e altrettanti prima del suo picco. Dunque sarà possibile seguire poco meno della metà dell’intero fenomeno. Alle 7:50 terminerà la fase di eclissi parziale, mentre alle 8:50 si concluderà l’intera fase di eclisse.
Luna rossa, l’eclissi in diretta su YouTube
L’evento sarà trasmesso in diretta dal Virtual Telescope Project, con immagini da Roma e dalle Americhe, a partire dalle 03:32 ora italiana: è in questo orario della notte che Luna inizierà a entrare nel cono di penombra creato dalla Terra che transita davanti al Sole.
Luna rossa, perché appare così
La Luna acquista il caratteristico colore che dà il nome al fenomeno quando, trovandosi nel cono d’ombra della Terra, riceve comunque una piccola quantità di raggi solari deviati dalla rifrazione atmosferica terrestre. Questa notte la Luna non diventerà solo rossa, apparirà anche più grande del solito: è il fenomeno della “Superluna”, che si verifica quando il satellite si trova al perigeo, ovvero alla distanza minima distanza dalla Terra prevista dalla sua orbita. La Luna si trova mediamente a una distanza di circa 385 mila chilometri dal centro della Terra e al perigeo si “avvicina” fino ai 362.600 chilometri. Al contrario l’apogeo, ovvero la distanza massima, arriva a 405.400 chilometri. Nel 2022 è attesa anche una seconda eclissi, l’8 novembre, ma in questa data sarà del tutto invisibile dall’Italia.
