«Siamo lieti di annunciare di aver raggiunto un accordo con Litasco. Siamo profondamente consapevoli dell’importanza di Isab per l’economia italiana, per la Sicilia e per la comunità locale. Crediamo fermamente che Isab abbia un potenziale di sviluppo importante e abbiamo un solido piano aziendale per riuscire a valorizzarlo. In stretta collaborazione con il Governo italiano, siamo ottimisti sul fatto che l’operazione sarà completata con successo». Così Michael Bobrov amministratore delegato di G.O.I. Energy informa l’acquisizione della raffineria Isab in Sicilia dopo la vendita della Lukoil.
Lukoil, vendita della raffineria Isab in Sicilia: cosa è successo
Il nuovo fondo «Assicura la continuità operativa della raffineria, un tema di importanza cruciale per l’economia italiana a livello nazionale e per l’economia locale della Sicilia. L’’accordo salvaguarda i posti di lavoro nella raffineria e promuove la salute e la sicurezza nell’ambiente di lavoro» precisa l’amministratore.

G.O.I. Energy appartiene ad Argus, che è un fondo di private equity e asset management leader a Cipro. Lo stesso amministratore è anche azionista di maggioranza della Green Oil Energy. Questa società è azionista di maggioranza di Bazan Group, che in Israele gestisce un impianto di raffinazione e di petrolchimico che è il più grande in questo Paese.
La vertenza
«L’operazione è soggetta al verificarsi di alcune condizioni sospensive relative, tra l’altro, all’ottenimento delle autorizzazioni da parte di tutte le autorità competenti, incluso il Governo italiano» spiega la Lukoil. La chiusura definitiva del progetto è prevista per marzo 2023. La raffineria era stata commissariata a dicembre 2022 per via dell’embargo europeo sul petrolio russo, che era l’unico materiale lavorato da questa raffineria.

«Abbiamo appreso della vendita da parte del gruppo Lukoil della raffineria Isab a Priolo in provincia di Siracusa (…) attendiamo di conoscere, appena sarà perfezionata e conclusa la trattativa tra le parti, col benestare del governo, le ipotesi di prospettiva produttiva ed occupazionale del sito in questione. è bene che la società acquirente Goi Energy ci faccia presto conoscere in sede ministeriale il piano industriale che caratterizzerà la raffineria» ha commentato Daniela Piras segretaria generale del sindacato Uiltec.