Luigi Nasti, chi è lo chef di Ponza arrestato per rapine al Nord

Claudio Vittozzi
03/08/2022

Luigi Nasti è stato arrestato per rapine al Nord e per maltrattamenti in famiglia: cos'è accaduto al rinomato chef di Ponza.

Luigi Nasti, chi è lo chef di Ponza arrestato per rapine al Nord

Luigi Nasti, noto chef di Ponza, è stato arrestato per rapine e maltrattamenti nei confronti dei suoi familiari. Gli inquirenti stanno indagando sul suo conto per verificare la veridicità delle accuse mosse dalla magistratura.

Luigi Nasti: chi è

Luigi Nasti, chi è lo chef di Ponza arrestato per rapine al Nord
Ponza, l’isola dove lavora Luigi Nasti come chef

Originario di Napoli, tutti a Ponza lo conoscevano come chef. A carico dell’insospettabile chef sono però tornati prepotenti gli errori di una gioventù che, seppur lontana, è rimasta inchiodata dalle sentenze. Per questo dovrà rispondere di un’accusa di maltrattamenti nei confronti di familiari avvenuti a Napoli tanti anni fa e di rapine commesse successivamente in vari centri della Lombardia. Non sono ancora chiare le vicende, ma gli inquirenti continueranno ad indagare in merito al presunto comportamento aggressivo che l’uomo avrebbe avuto in passato nei confronti dei suoi parenti.

Quanto alle rapine, è stato il Tribunale di Monza a disporre il suo arresto a seguito del quale i Carabinieri di Ponza lo hanno prelevato e portato alla casa circondariale di Cassino.

Quali sono le conseguenze per l’uomo

Ora l’uomo è in manette e si trova in carcere. Per ora a suo carico ci sono soltanto accuse che lo vedono come colpevole per maltrattamenti alla famiglia e per una rapina commessa nel Nord Italia. La notizia dell’esecuzione dell’ordine della magistratura ha subito fatto il giro di Ponza, lasciando increduli clienti, conoscenti, colleghi e amici che si era fatto sulla perla del Tirreno.

Gli inquirenti stanno anche indagando per capire quali sono le prove che sostengono i capi d’accusa e per trovare eventuali collegamenti con i suoi ipotetici complici. Da accertare infatti se l’uomo, quando ha commesso gli atti criminali, abbia agito da solo o fosse sostenuto da altri soggetti. C’è anche da sciogliere anche il nodo in merito al numero di rapine commesse dal cuoco. Ad ogni modo, se le accuse dovessero rivelarsi fondate, l’uomo rischia di scontare in carcere una pena di 2 anni, 1 mese e 15 giorni.