A 13 anni di distanza dall’uccisione dell’uomo presunto omicida della fidanzata, Luigi Guadadiello è stato freddato a colpi di pistola all’età di 42 anni. Il delitto è avvenuto nelle scorse ore a Squinzano, in provincia di Lecce. A nulla è servito l’intervento dell’ambulanza: i membri del 118 hanno confermato il suo decesso poco dopo essersi precipitati sul posto.
Luigi Guadadiello morto in un agguato: il racconto dell’omicidio
La vittima era stata condannata nel 2010 a 16 anni di carcere per aver aver ucciso l’uomo che, presumibilmente, si era macchiato dell’assassino della compagna. Guadadiello ha trovato la morte intorno alle ore 21:30 di ieri, martedì 13 giugno, a causa di due colpi di arma da fuoco: il primo sparo l’ha colpito fra collo e torace, ed è stato proprio quello che ne avrebbe provocato il decesso, confermato poco prima della mezzanotte.
Il precedente: la storia della vittima
Il delitto di cui si era reso protagonista in prima battuta Guadadiello è avvenuto il 15 dicembre del 2018. Ai tempi l’uomo aveva 28 anni ed era già piuttosto noto alla Polizia per precedenti come le estorsioni, le aggressioni e le minacce. In quel periodo Guadadiello viveva con una donna di origini puglesi, la sua fidanzata, in via Locatelli a Brignano Gera d’Adda.
Nello stesso palazzo dei due viveva come ospite di una vicina anche il 31enne Abdelghani Khadda, un marocchino con precedenti per spaccio di droga. Sembra che Khadda avesse violentato la fidanzata di Guadadiello mentre quest’ultimo si trovava a Squinzano in vacanza: raggiunto dalla telefonata della compagna, Guadadiello si era precipitato nuovamente a casa, promettendo vendetta («Sto arrivando, farò giustizia. Io lo ammazzo, lo ammazzo» pare avesse detto al telefono alla fidanzata). Dopo aver guidato per tutta la notte, Guadadiello aveva preso due coltelli da cucina raggiungendo Khadda e uccidendolo con due coltellate. La condanna per l’omicidio sarebbe arrivata due anni dopo.