L’acquisto più importante della squadra è stato Pietro Dettori, da sempre gran consigliere di Casaleggio, tanto da diventare socio di Rousseau. Almeno fino all’annuncio dell’addio all’associazione comunicato con un post su Facebook. Dettori ha scelto di restare al ministero degli Esteri al fianco di Luigi Di Maio, dove è entrato il primo marzo 2021, con uno stipendio di 100 mila euro lordi l’anno. Un cambio importante per una figura vicinissima a Casaleggio jr e prima ancora a Beppe Grillo. Dettori infatti era la mente e il braccio dei post del blog del comico, quando era il Verbo del Movimento 5 stelle. La sua carriera è proseguita nel primo esecutivo Conte come responsabile Comunicazione alle dipendenze di Di Maio. Ora invece alla Farnesina si occupa delle relazioni con le forze politiche inerenti le attività istituzionali al ministero.
Dettori è uno dei Di Maio boys. Esperti e consiglieri fedelissimi del ministro degli Esteri e registi della sua svolta moderata. Anche grazie a loro Di Maio si è trasformato in «uomo delle istituzioni», come ama definirsi. Una squadra che alla Farnesina costa oltre 650 mila euro, tra collaboratori ed esperti.
De Falco nominato consigliere per le Relazioni esterne in ambito nazionale
Da marzo, insieme a Dettori, ha messo piede al ministero degli Esteri anche Dario De Falco (con uno stipendio di 80 mila euro annui), altro pretoriano di Di Maio. A cui lo lega un’amicizia nata ai tempi del liceo. Entrambi infatti frequentavano l’Imbriani di Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli. Nello stesso Comune, De Falco è stato consigliere comunale del M5s. Nel governo gialloverde è stato capo segreteria dell’allora vicepremier Di Maio, mentre con il Conte bis è diventato consigliere alle Relazioni istituzionali del sottosegretario alla presidenza, Riccardo Fraccaro. Manco a dirlo, sodale politico di Di Maio nel Movimento. Ora De Falco alla Farnesina è consigliere del ministro per le Relazioni esterne in ambito nazionale.

Il ritorno di Tovar Velasquez Xenia Yashira
La campagna acquisti dimaiana è andata avanti fino a qualche settimana fa. In qualità di esperta (per la cifra di 30 mila euro), il ministro degli Esteri ha chiamato nel team, con un contratto partito il 16 maggio fino a fine anno, Xenia Yashira Tovar Velasquez, al suo fianco anche al ministero del Lavoro. Alla Farnesina si occupa di economia solidale, sociale e sostenibile. Nella sua esperienza professionale, prima dell’ingresso al ministero del Lavoro, spicca la capacità di strategic manager, con funzioni legate al fund raising, al management e alla progettazione di eventi. Incarico svolto, tra il 2014 e il 2017, per varie organizzazioni, come l’Ong Medici Senza Frontiere (in Campania) e il network Azione contro la Fame (in Lazio, Lombardia e Campania). Ma non è finita qui. Lo scorso gennaio era stato assunto, sempre in qualità di esperto e fino alla fine dell’anno, Andrea Gumina, sherpa per il G7 e il G20. Il suo compito, retribuito con 50 mila euro l’anno, è quello di essere da “supporto nella trattazione delle questioni inerenti l’implementazione di attività connesse al tema delle politiche a favore dell’internazionalizzazione del settore produttivo italiano e dell’attrazione degli investimenti”. Il contatto con Di Maio risale nel suo caso ai tempi del Mise, nel governo gialloverde.

Il tandem d’oro Rubei-Belotti
Il potenziamento della squadra è passato pure attraverso l’innesto di Andrea Marchello, consigliere junior per le comunicazioni digitali. Un incarico da 40 mila euro annui. Appassionato di sport, e del Torino calcio, già social media manager alla Camera per il Movimento 5 atelle, Marchello è passato – giusto per pochi mesi – dalla collaborazione al Comune di Torino, amministrato dalla sindaca pentastellata, Chiara Appendino. L’uomo di punta di Di Maio resta però il suo portavoce, Augusto Rubei, con al fianco Cristina Belotti, capo segreteria e in passato anche portavoce di Di Maio al ministero del Lavoro. Il gruppo è completato da Giuseppe Marici, consigliere per le informazioni diffuse attraverso i media e punto di riferimento dell’agenda quotidiana del numero uno della Farnesina.