Luigi Di Maio indicato dai tecnici UE come inviato speciale nel Golfo Persico

Debora Faravelli
18/11/2022

La raccomandazione di nominare l'ex ministro degli Esteri per questo ruolo è giunta sul tavolo di Josep Borrell. Il suo profilo è stato preferito a quelli di Kyprianou, Kubis e Avramopoulos.

Luigi Di Maio indicato dai tecnici UE come inviato speciale nel Golfo Persico

Il suo faceva parte di una rosa di quattro nomi tra cui l’Unione Europea avrebbe dovuto scegliere l’inviato speciale nel Golfo Persico e, alla fine, è stato ritenuto quello più idoneo: il panel dei tecnici che ha ricevuto mandato da Bruxelles di fornire un proprio parere ha infatti ritenuto Luigi Di Maio il candidato migliore a ricoprire l’incarico.

Luigi Di Maio (Getty Images)

Luigi Di Maio inviato speciale nel Golfo Persico

Nel documento notificato dagli esperti agli uffici di Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’UE a cui spetta la decisione, si legge infatti che «sulla base delle prestazioni fornite dai candidati si raccomanda di nominare il sig. Luigi Di Maio». La raccomandazione è arrivata dopo una serie di interviste e colloqui effettuati dai tecnici per stabilire le qualità delle quattro personalità sul tavolo; oltre all’ex ministro degli Esteri italiani, della quaterna facevano parte il cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis e l’ex ministro degli Esteri greco e commissario europeo Dimitris Avramopoulos.

La candidatura dell’Italia appariva quella più accreditata, sia perché rappresenta il paese più grande dei quattro e sia perché lo stesso Borrell aveva, di recente, lodato l’ex leader del M5S per il lavoro svolto alla Farnesina. La scelta finale, dopo il pronunciamento dell’Alto Rappresentante, spetterà al capo del Seae (Servizio europeo per l’Azione esterna).

Luigi Di Maio (Getty Images)

L’incarico

La decisione di incaricare un inviato speciale dell’Unione Europea per la regione del Golfo era stata presa nove mesi fa «perché sappiamo che le questioni di sicurezza in quell’area sono molto importanti per noi». Il riferimento era all’Iran, allo Yemen e alla questione energetica, diventata ancora più importante dopo lo scoppio della guerra in Ucraina che ha reso urgente l’esigenza di stabilire nuove relazioni in virtù degli acquisti petroliferi. Chi ricoprirà questo nuovo ruolo di prestigio dovrà quindi trattare con gli stati del Golfo Persico e cercare di strappare prezzi più vantaggiosi nelle forniture di petrolio.

Stipendio e benefit

L’incarico di inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico garantirà a Di Maio un’indennità mensile netta di 12 mila euro, più spese pagate per sé e il suo staff, a cui si aggiungono altri benefit spettanti agli appartenenti ai corpi diplomatici.