Lucy Salani è morta: era nota come l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager

Alice Bianco
22/03/2023

Era nata nel 1924 come Luciano Salani. Era stata deportata a Dachau e da sempre era attivista per i diritti della comunità Lgbtq+.

Lucy Salani è morta: era nota come l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager

È morta a 99 anni Lucy Salani, l’unica transessuale italiana sopravvissuta ai lager nazisti. Una vita, la sua, interamente trascorsa come attivista per i diritti di omosessuali e transgender.

Lucy Salani morta a 99 anni

A dare la notizia è stato, poche ore fa, il fondatore dei Sentinelli e consigliere regionale lombardo Luca Paladini: «La nostra tesserata onoraria Lucy Salani non c’è più. Una vita lunga dove ha conosciuto l’orrore dei campi di concentramento e poi la libertà di voler essere se stessa». La donna si è spenta nella sua casa di Bologna, dove era tornata negli anni ’80 per occuparsi dei suoi genitori e dove è rimasta fino ad oggi, giorno della sua morte. Nata a Fossano come Luciano Salani e cresciuta nel capoluogo emiliano-romagnolo, dopo aver disertato sia l’esercito fascista italiano che quello nazista era stata deportata a Dachau nel 1944.

Lucy Salani è morta. Unica trans sopravvissuta ai lager
Lucy Salani (Facebook)

«Essere trans nel Ventennio è stato terribile» ha ricordato tempo fa durante l’inaugurazione della mostra Omocausto dedicata allo sterminio dimenticato degli omosessuali da parte del nazifascismo. «L’Italia è in sospeso sul tema dei diritti, ed è quel sospeso che fa paura e non vorrei che tornassimo all’era fascista», aveva aggiunto.

Chi era Lucy Salani

Rifiutata sia dal padre che dai suoi fratelli, è rimasta per sei mesi nel lager nazista fino alla liberazione del campo per opera degli americani nel 1945. «Mi sono fatto i permessi e sono arrivato fino a casa. I tedeschi mi cercavano perché ho dato un indirizzo e un nome falso. Peggiorando la mia situazione», aveva dichiarato la Salani. Terminata la guerra, all’inizio visse di espedienti come la prostituzione, sotto il nome Carmen, ma anche la ballerina e l’attrice in uno spettacolo en travesti.

Poi si trasferì a Torino, lavorando come tappezziera e frequentando l’ambiente transessuale italiano e parigino. Dopo amori finiti o mai iniziati, decise di adottare una ragazza madre 18enne: «L’ho conosciuta che era una bambina. Il padre lavorava nelle miniere, aveva la silicosi ed è morto presto. La mamma è morta poche settimane dopo. La bimba è venuta da me. Inizialmente faceva dei lavoretti, poi si è innamorata di un idiota ed è rimasta incinta».