Lucca, sindaco firma ordinanza anti bivacco: insorge il centrosinistra
L'ordinanza firmata dal sindaco Pardini vieta ai cittadini di dormire o bivaccare sul suolo pubblico
A Lucca il sindaco ha firmato un’ordinanza anti bivacco ma il centrosinistra si è ribellato a ciò e ha contrastato questa decisione. Ecco tutto quello che è successo in questi giorni.
L’ordinanza firmata dal sindaco di Lucca
Il sindaco Mario Pardini ha firmato un’ordinanza che impone il divieto di dormire e bivaccare sul suolo pubblico, sui gradini e sulle pavimentazioni in città, sulle gradinate, sui muretti e sui gradini posti all’esterno di edifici pubblici. Questo significa che a Lucca non è possibile dormire o bivaccare nelle aree pubbliche ed in quelle soggette a uso pubblico. Una soluzione simile era stata adottata anche a Pisa qualche settimana fa e anche in quel caso non tutti l’avevano accettata di buon gusto.
L’ordinanza è stata pensata per ridurre il degrado urbano e contrastare l’inquinamento nel centro cittadino di Lucca. Inoltre, il comune ha voluto chiarire ulteriormente il perché di quest’ordinanza e infatti ha spiegato che tale soluzione è necessaria visto che in numerosi sopralluoghi della polizia, gli agenti hanno rilevato numerosi fenomeni che contrastano il decoro e la vivibilità urbana, specialmente nel centro città. Tra questi fenomeni rientrano l’occupazione impropria di spazi pubblici e privati, di beni monumentali oppure di arredi urbani.
La risposta del centrosinistra
Il centrosinistra si è opposto a questa ordinanza, criticando il sindaco Pardini. Le consigliere e i consiglieri del Partito Democratico di Lucca, di Lucca Futura, di Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare, di Sinistra Con e di Lucca è un grande noi hanno risposto all’ordinanza. Nella loro ordinanza ufficiale si legge: «La cosa ci sembra davvero assurda. Con questa ordinanza si va a colpire chiunque si metta a sedere su uno scalino, attività che generazioni di lucchesi e turisti fanno abitualmente per leggere un giornale, ammirare la città, mangiare un gelato o semplicemente riprendere il fiato nelle giornate di particolare calura. Se invece l’obiettivo è colpire i clochard, crediamo che la questione non si possa certo risolvere con 50 euro di multa, come dimostreranno i fatti nella prossime settimane».
I consiglieri hanno continuato dicendo: «Per altro nel regolamento di polizia urbana approvato dalla precedente amministrazione sono già contemplati tutti i divieti contenuti nella stessa ordinanza, tranne il divieto di sedersi sugli scalini o sugli spazi verdi: quello, volutamente, non era stato inserito, proprio perché è una norma contraddittoria, assurda, impossibile da attuare (chi controlla?), che va anche a colpire la vitalità della nostra città, sia delle nostre piazze che delle nostre Mura».