Un tweet sulla moglie di Soumahoro, che ha scelto come avvocato Lorenzo Borrè, ha generato un gran numero di polemiche e porterà anche a una querela. A scriverlo è stata la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha diviso Twitter con un riferimento al passato dello stesso legale. Si tratta dell’ex avvocato di Erich Priebke, criminale nazista condannato all’ergastolo per aver partecipato alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine nel 1944. Borrè è famoso anche per aver difeso i grillini espulsi dal Movimento 5 Stelle, diventando una spina nel fianco del partito. Ora si appresta a querelare la giornalista, che ha sminuito la scelta di Liliane Murekatete: «Qualcuno le spieghi che c’era qualcosa di meglio».

Il tweet di Selvaggia Lucarelli: «C’era qualcosa di meglio»
Tutto è nato dalla presa di posizione di Selvaggia Lucarelli, che twitta: «Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, si è affidata a Lorenzo Borrè, ex avvocato di Priebke. Qualcuno dovrebbe spiegarle che anche tra gli avvocati griffati c’era qualcosa di meglio, a livello di comunicazione». In tanti hanno commentato, dividendosi tra pro e contro. C’è chi l’ha accusata, prendendo le difese di Borrè e sottolineando la libertà di scelta di Liliane Murekatete, e chi l’ha applaudita, prendendo le sue parti.
Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, si è affidata a Lorenzo Borrè, ex avvocato di Priebke. Qualcuno dovrebbe spiegarle che anche tra gli avvocati griffati c’era qualcosa di meglio, a livello di comunicazione.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 2, 2022
Borrè pronto a querelare: «Non so chi sia»
Lorenzo Borrè è poi intervenuto sulle pagine di Adnkronos, attaccando la giornalista e minacciando querela: «La querelerò per questo utilizzo della qualifica di ‘ex avvocato di Priebke’ come se fosse un disdoro professionale. Lucarelli potrà spiegare nelle sedi competenti quale rilevanza professionale abbia il fatto che io sia stato uno dei difensori di Erich Priebke. Peraltro non so nemmeno chi sia Selvaggia Lucarelli, della cui esistenza apprendo oggi. L’evocare a fini implicitamente scandalistici una mia attività difensiva di vent’anni fa, assolutamente legittima, come se fosse qualcosa di professionalmente sconveniente e che avrebbe dovuto sconsigliare qualcuno dall’avvalersi della mia assistenza come avvocato, ha evidenti finalità denigratorie della mia professionalità, tant’è che il post di questa signora mi è stato segnalato da amici fortemente indignati».
