Luca Ciriani, chi è il nuovo ministro per i Rapporti col Parlamento

Annarita Faggioni
21/10/2022

Ha 55 anni e ha militato anche nell'MSI.

Luca Ciriani, chi è il nuovo ministro per i Rapporti col Parlamento

Cinquantacinque anni, del Friuli ed ex militante del Movimento Sociale Italiano: è l’identikit di Luca Ciriani, il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento. Si è laureato in Lettere all’Università di Trieste. È una delle personalità più vicine alla Premier Giorgia Meloni e ha aderito a Fratelli d’Italia dagli esordi.

Luca Ciriani, il profilo del nuovo ministro dei Rapporti con il Parlamento

Con Alleanza Nazionale, diventa assessore allo Sport e alle autonomie locali nel 1998. Viene riconfermato nel 2003, quando ottiene anche il ruolo di capogruppo nel partito. Nel 2008 aderisce al Popolo delle Libertà. Con questo simbolo diventa vicepresidente della Regione Friuli e assessore alla protezione civile. Nel 2013 è riconfermato in questo ruolo, ma lascia un anno dopo per entrare in un partito indipendente. Nel 2015 entra in Fratelli d’Italia.

Luca Ciriani è il nuovo ministro per i Rapporti col Parlamento. Curriculum e curiosità sul braccio destro della Meloni.
Luca Ciriani

Nel 2018 diventa presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. Viene riconfermato in questo ruolo, ma ora lo deve lasciare per il suo nuovo ruolo come ministro del Governo Meloni.

Curiosità, moglie e figli

Non si sa molto della vita privata del nuovo ministro. Si sa che è sposato, ha un figlio e suo fratello è il sindaco di Pordenone. Il figlio è nato nel 2010. La moglie, invece, si chiama Claudia. Come ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani ha il ruolo di verificare l’andamento dei lavori in Parlamento e di coordinare la presenza dei vari rappresentanti del Governo. In più, ha il compito di presentare disegni di legge, emendamenti, ecc.

Luca Ciriani è il nuovo ministro per i Rapporti col Parlamento. Curriculum e curiosità sul braccio destro della Meloni.
Luca Ciriani

In più, ha anche il ruolo di gestire gli aspetti di democrazia diretta. Questo ministero non era sempre assegnato nella Prima Repubblica, ma con gli anni è andato via via normandosi, data anche la complessità e la delicatezza del ruolo. Il suo precedessore è stato Federico D’Incà. Il ministero rientra tra quelli senza portafoglio su mandato della Presidente del Consiglio.