Dopo anni di processo, Loredana Graziano viene condannata a 30 anni di reclusione, la donna avrebbe realizzato un piano diabolico insieme al suo amante.

La condanna definitiva a Loredana Graziano
La seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha condannato Loredana Graziano con una pena di 30 anni. Secondo i giudici, la Graziano avrebbe avvelenato il marito circa tre anni fa, Sebastiano Rosella Musico, nella località di Termini Imerese. In primo grado la donna aveva ricevuto la stessa condanna. Rosella Musico, che all’epoca aveva 40 anni e svolgeva la sua mansione da pizzaiolo, era stato sepolto e dichiarato morto per cause naturali. Tuttavia, il suo cadavere venne riesumato anni dopo, quando l’ex amante della Graziano parlò del piano diabolico da lei pianificato per liberarsi del coniuge, da cui desiderava avere un figlio.
Il piano prevedeva la somministrazione del cianuro e dosi eccessive di un anticoagulante, il Cumadin. Dopo la morte di Musico, l’indagata era rimasta incinta di un altro uomo ed era divenuta madre. Per tale ragione Loredana Graziano aveva chiesto a gran voce gli arresti domiciliari, ma il collegio ha sempre rifiutato la richiesta, inserendo nella condanna anche la sospensione della potestà di genitore, in quanto catalogata pericolosa. Nella condanna è previsto anche un risarcimento ai familiari della vittima, dalla cifra salatissima di 140 mila euro.

Le parole della madre della vittima
La madre della vittima, Antonina Filicicchia, ha commentato la condanna data a Loredana Graziano, colpevole di aver avvelenato suo figlio.
La donna non ha usato mezzi termini: «La conferma della sentenza non può alleviare il dolore di madre. Forse solo il Signore può perdonare questa donna che mi ha privato di un figlio. Da lei, che è stata parte della nostra famiglia, non vedo nessun cenno di pentimento né segno di pietà. Io non posso perdonarla. Il nostro dolore resta incancellabile».