La Crown Estate, portafoglio finanziario della Corona britannica che gestisce le proprietà adesso appartenenti a Carlo III, ha intentato una causa contro Twitter presso l’Alta corte di Londra: la società acquistata recentemente da Elon Musk sarebbe in forte ritardo nel pagamento dell’affitto della sede londinese, che si trova nei pressi di Piccadilly Circus, nel cuore della capitale britannica.
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La sede di Twitter UK si trova al civico 20 di Air Street
La famiglia reale inglese detiene un portafoglio immobiliare del valore di 15,6 miliardi di sterline, comprese 241 sedi nel centro di Londra: di esse fanno parte anche gli uffici presi in affitto da Twitter, al 20 di Air Street. La società, contattata dalla Bbc, per il momento ha preferito trincerarsi dietro al più classico dei “no comment”. È solo l’ultimo di numerosi grattacapi che Twitter si ritrova ad affrontare dall’acquisizione da parte di Musk, avvenuta a ottobre per la cifra monstre di 44 miliardi di dollari. Dopo l’acquisto, il patron di Tesla e SpaceX ha rapidamente avviato ampi tagli al personale, lasciando a casa 7 mila dipendenti: circa il 50 per cento della forza lavoro. Ovviamente, la mossa è stata ampiamente criticata.

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Musk, con Twitter un grattacapo dopo l’altro
Il magnate di origini sudafricane ha poi incassato critiche anche per altre questioni, dalla spunta blu a pagamento alla nuova policy sulla libertà di espressione, che ha portato numerosi inserzionisti (tra cui Audi e Pfizer) ad abbandonare la piattaforma, senza dimenticare i letti per i dipendenti piazzati nel quartier generale di San Francisco. Poco prima di Natale, Musk (dopo aver cacciato l’intero Cda) ha annunciato le dimissioni da amministratore delegato, dopo aver affidato la decisione a un sondaggio su Twitter. Il passo indietro, ha spiegato, avverrà solo dopo aver trovato «qualcuno abbastanza folle da accettare il posto».

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