Locklan Samples, la storia del bambino con i capelli non pettinabili

Camilla Curcio
08/03/2022

Una chioma indomabile. È il sintomo della rarissima malattia che ha colpito un bimbo americano. Nel mondo ci sarebbero appena cento casi, per questo sulla patologia le informazioni sono poche e la mamma ha scoperto sui social l'origine del problema.

Locklan Samples, la storia del bambino con i capelli non pettinabili

Un’infanzia di capelli spettinati. Il vento non c’entra nulla. A Locklan Samples, un bambino di Roswell, Georgia, è stata diagnosticata una rara malattia per cui è impossibile tenere a bada la chioma, che rimane perennemente in disordine.

Locklan Samples, il bambino dai capelli perennemente arruffati

Come si legge sul Guardian, quando la scorsa estate Katelyn Samples, la mamma, ha postato una fotografia del bambino su Instagram, qualche ora dopo uno sconosciuto le ha inviato un messaggio che l’ha insospettita e preoccupata. Mettendo da parte la riservatezza e i filtri, l’utente le ha chiesto se il piccolo, di appena 10 mesi, fosse affetto dalla sindrome dei capelli non pettinabili, nota anche come UHS (Uncombable Hair Syndrome). «Quando, di primo impatto, leggi ‘sindrome’, ti viene naturale agitarti e chiederti: ‘Oddio, cosa succede a mio figlio? Sta male?’», ha raccontato ai microfoni di Good Morning America, noto talk show trasmesso dall’emittente televisiva ABC. Allarmata da questo dubbio, ha iniziato a fare qualche ricerca su Google e, subito dopo, ha immediatamente contattato il pediatra. Il medico non è riuscito a tranquillizzarla come si aspettava: non avendo mai sentito parlare della patologia, le ha consigliato di rivolgersi a uno specialista, un dermatologo dell’Emory Healthcare di Atlanta. Ed è stato proprio lì che Samples è riuscita a trovare le risposte: il bambino era affetto proprio dalla patologia.

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In cosa consiste la malattia dei capelli non pettinabili

Da un punto di vista strettamente scientifico, la sindrome non è altro che un raro disturbo genetico del fusto capillifero che, in genere, si presenta nei bambini d’età compresa tra i 3 e i 12 anni e determina la crescita disordinata di capelli color biondo argenteo o giallo paglierino. Dritti e rigidi, non possono essere pettinati in alcun modo e devono essere necessariamente lasciati al naturale. «Osservando attentamente al microscopio, è possibile notare come i capelli non ricordano un cilindro ma sono caratterizzati da una forma che tende molto più al triangolo», ha spiegato all’ABC la dottoressa Carol Cheng,  «E quello che li rende difficili da tenere in ordine sono proprio alcune scanalature interne al fusto, che si sviluppano per tutta la sua lunghezza».

Chi è Locklan Samples, il bambino con la sindrome dei capelli non pettinabili
Locklan Samples (Instagram)

A oggi, gli scienziati hanno certificato ufficialmente soltanto 100 casi della sindrome che, come precisato dal National Institutes of Health, rimane ancora un grosso punto interrogativo. Le informazioni in merito sono davvero poche: si sa soltanto che i sintomi ricorrenti sono una sensibilità spiccata della cute e una temperatura corporea più alta del normale, che non esiste ancora una cura specifica e che la malattia tende, di norma, ad attenuarsi o a sparire del tutto all’inizio della pubertà. «Sembra innocua ma non è così semplice da gestire perché i capelli si arruffano facilmente, sono fragili, si annodano e devono essere maneggiati con la massima cura possibile», ha precisato Samples, «Ad esempio, è impossibile lavarli di frequente. Non è necessario perché difficilmente si ingrassano o si sporcano ma, quando decidiamo di farlo, diventa davvero complicato».

Chi è Locklan Samples, il bambino con la sindrome dei capelli non pettinabili
Uno degli scatti postati sul profilo @uncombable_locks (Instagram)

La pagina social del bambino coi capelli non pettinabili

L’assenza di una letteratura medica sull’argomento è un problema. Nelle sue indagini iniziali, infatti, la mamma 33enne si è accorta di quanto scarni fossero i dati a cui fare riferimento sul web. Ad aiutarla a informarsi meglio è stato un gruppo su Facebook trovato per caso, creato da quanti convivevano con la sindrome e avevano deciso di utilizzare quello spazio per scambiarsi consigli sui prodotti da usare, i trattamenti da adottare e, perché no, le acconciature da provare. «È stato utile ma, soprattutto, confortante», ha aggiunto Samples. Subito dopo aver ricevuto il verdetto dal dottore, la donna ha seguito il consiglio del marito e ha lanciato @uncombable_locks, una pagina Instagram piena di foto di Locklan e dei suoi capelli. Un’iniziativa a scopo divulgativo che ha riscosso grande successo e raccolto tanti feedback positivi dalla community online e offline. Tra i commenti degli internauti e la gente che, spesso, li ferma per strada per riempirli di belle parole e complimenti: «L’attenzione che riceviamo ci fa piacere, le persone sono davvero gentili ed estremamente rispettose», ha concluso, «Ci chiedono spesso anche delle foto e devo dire che non ci disturba. Fino a quando il bambino è contento di tutto questo, anche noi lo siamo con lui e per lui».

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